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Mosca 2013: eliminati tutti gli azzurri! Greene c’è! Ok, Hulk

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Terza mattinata di qualifiche e batterie ai Mondiali di atletica leggera. A Mosca vengono eliminati tutti gli italiani impegnati. Mentre i veri big iniziano già a scaldare i motori.

 

Bruttissima prova per l’Italia sui 3000m siepi. Yuri Floriani non riesce a ripetere l’ottima prova delle Olimpiadi di Londra (quando entrò in finale) e viene addirittura squalificato per passaggio irregolare dell’ostacolo. In realtà la sua prova si era conclusa al passo, con il ginocchio sinistro gonfio e sanguinante dopo un urto contro una barriera. La prova del trentino dura 1500m, poi va in calando.

Ci si aspettava molto di più da Jamel Chatbi, che vestiva la prima maglia azzurra a livello internazionale e ritornava dalla lunga squalifica per doping guadagnata quando era ancora marocchino. Anche per lui arriva una squalifica, ma la sua prova era di poco inferiore agli 8’40’’, nulla di sensazionale.

Patrick Nasti conclude con un alto 8:36.42, terz’ultimo tempo di tutto il lotto.

Il francese Mahiedine Mekhissi-Benabbad conferma di essere molto in forma e si candida seriamente al podio (8:15.43) controllando bene il keniota Abel Mutai (8:19.15 per uno dei grandi favoriti) e Benjamin Kiplagat (8:21.14, solo al ripescaggio). Nell’altra serie i kenioti giocano e passano con facilità: Conseslus Kipruto (8:22.31) e Paul Koech (8:22.88).

 

Nelle batterie dei 400m ostacoli David Greene, campione in carica, era dato come assente per infortunio ma ha stretto i denti e si è presentato ai blocchi di partenza. Un alto (per lui) 49.79 che gli vale il quarto posto nella sua serie ma gli consente di accedere automaticamente alle semifinali.

Vola Michael Tinsley (accreditato come favorito) che completa la sua sgambata mattutina in 49.07; Javier Culson è solo secondo nella sua serie (49.91) dietro al cubano Omar Cisneros (49.87); Felix Sanchez non ha problemi (49.20) come il nostro amico Mamadou Kasse Hanne (49.33), l’uomo che “ha corso due gare contemporaneamente in due posti diversi”.

 

Nelle qualificazioni del lancio del disco si capisce subito che per le medaglie sarà lotta tra i tre giganti della disciplina, gli unici a raggiungere la norma di qualifica. Il campione olimpico Robert Harting (66.62), il primatista stagionale Piotr Malachowski (66.00), l’eterno Gerd Kanter (65.54), anche se Hulk ci sembra sempre più il favorito.

Lo spagnolo Casanas ha sudato fino all’ultima prova per qualificarsi (63.17), mentre rimangono fuori tre pesci interessanti: il fratello minore di Harting (Christoph, primo degli esclusi con 62.28) e soprattutto il lituano Virgilijus Alekna (61.91) oltre all’olandese Erik Cadee (62.14).

Giovanni Faloci è solo 28esimo (terz’ultimo) con un lancio a 57.54: il peggiore dell’intera stagione! Bastava fare una misura come alle Universiadi di Kazan quando vinse l’argento: cinque volte nel 2013 era andato sopra i 62 metri, otto (su tredici) over 60…

 

Jennifer Rokwell-Grossarth non riesce ad andare oltre al quinto posto nella propria serie (56.63). Zuzana Hejnova, primatista stagionale e super favorita, si copre (55.25). La britannica Perri Shakes-Drayton è la migliore del lotto (54.42) davanti alla statunitense Lashinda Demus (54.94).

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