Atletica

Mosca 2013: super Galvan, Kirani vs. Merritt, Oliver vola, ok Eaton

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Seconda giornata di gare a Mosca (Russia) dove si stanno disputando i Mondiali di atletica leggera.

Nelle batterie dei 100hs David Oliver fa subito sul serio e sfreccia in un pazzesco 13.05 (visto che eravamo solo al primo turno) candidandosi seriamente alla vittoria. Sergey Shubenkov è il più vicino allo statunitense ma solo con 13.16. Aries Merritt, il detentore del record del Mondo e superfavorito, si ferma a 13.32. Il giamaicano Hansle Parchment, candidato per un possibile podio, passa solo grazie ai tempi di ripescaggio (13.43). Dwight Thomas, possibile protagonista, non si è presentato ai blocchi di partenza; eliminato Pascal Martinot evidentemente infortunato.

 

Kirani James contro LaShawn Merritt con l’intrusione di Tony McQuay. Questo è il riassunto di quello che dovremmo vedere nella finale dei 400m e le batterie confermano i pronostici. Lo statunitense fa leggermente meglio del grenadino: 44.92 contro 45.00 giusto per riscaldarsi, mentre il terzo incomodo fa 45.06.

Benissimo Matteo Galvan, unica nota positiva per l’Italia in questa mattinata. L’azzurro chiude benissimo la propria batteria al terzo posto dietro al brasiliano Henriques e al giamaicano Francis, ma è soprattutto il tempo a regalargli felicità: un bellissimo 45.39, personal best (come dovrebbero fare tutti gli atleti nell’occasione più importante dell’anno) che lo fa diventare il settimo italiano di tutti i tempi sul giro della morte.

 

Margherita Magnani chiude all’ottavo posto la sua batteria degli 800m (4:11.15) e viene eliminata. Impressiona Genzebe Dibaba, una delle favorite, scesa già a 4:06.78. Abeba Aregawi che dovrebbe dominare l’atto conclusivo, conclude la prova in 4:07.66.

Molto male Chiara Rosa che getta il suo peso solo a un modesto 17.18 classificandosi al 22esimo posto. L’accesso in finale era assolutamente alla portata della veneta: le sarebbe bastato realizzare il primato stagionale… Sbracciate di riscaldamento per le big, tutte oltre la norma di qualifica: la strafavorita Valerie Adams fa 19.89 davanti alla statunitense Michelle Carter (19.76), alla russa Kolodko (19.55), alla tedesca Schwanitz (19.18) e alla cinese Liu (18.68).

 

La mattinata si chiude con le batterie dei 100m femminili. Shelly-Ann Fraser-Pryce si copre moltissimo e vince la propria batteria con un semplice allungo (11.15). La statunitense English Gardner esibisce l’unico sub 11’’ (10.94) di giornata davanti alla bulgara Ivet Lalova (11.18). Bella vittoria anche per la tedesca Verena Sailer (11.11) che precede la statunitense Freeman (11.16).

La nigeriana Blessing Okagbare, fresca rimastica continentale e avversaria numero uno della Fraser, risponde ottimamente in 11.01. L’unico pesce grosso rimasto fuori dalle semifinali è l’ucraina Povh (quinta nella sua batteria, 11.41). Carmelita Jeter non impressiona e chiude la propria batteria in seconda posizione (11.24), ma davanti aveva un osso duro come l’ivoriana Murielle Ahoure (11.22). La Soumaré ricorre al ripescaggio, ma passa agevolmente.

 

Dopo le due prove mattutine, Ashton Eaton è riuscito ad allungare nel decathlon grazie a una eccellente prova sui 110hs e ora ha un margine di 119 punti (6280 a 6161) sul tedesco Schrader: dovrà provare a conservarlo nel giavellotto, uno dei suoi grandi talloni d’Achille. Terzo l’altro teutonico Freimuth (6127). Scivolato al quinto posto l’altro statunitense Gunnar Nixon (6108) dopo che aveva chiuso la prima giornata a soli 9 punti da Eaton.

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