Nuoto
Nuoto: un Mondiale falsato? Ecco come sarebbero dovuti essere i podi!
Si arricchisce di nuovi capitoli la polemica sui risultati dei Mondiali di Nuoto di Barcellona. Dopo l’inchiesta di Le Monde ( leggete qui il nostro articolo a riguardo) che metteva in luce come i risultati delle gare veloci potessero essere stati falsati da correnti non regolari causate dall’effetto delle turbine, ora è la volta di un altro autorevolissimo giornale: il tedesco Die Welt.
In un articolo apparso ieri il quotidiano tedesco va oltre e mette in luce come il risultato di un numero altissimo di medaglie, da dieci a quattordici di cui tre ori, potrebbero essere finite in mano a propietari “illegittimi”. Le atlete defraudate di un oro mondiale sarebbero la cinese Fu Yuanhui nei 50 dorso (l’oro andò alla connazionale Zhao Jing); la giovane fenomena lituana Meilutyte nei 50 rana che avrebbe diritto alla medaglia vinta dalla Yefimova; e la Campbell sarebbe la legittima titolare dell’oro nei 50 stile.
L’ipotesi prende le mosse da due studi condotti dal Counsilman Center for Science of Swimming (centro studi statunitense) e dal blog “Astute Crunch”.
Il risultato delle ricerche mette in evidenza come nelle gare dei 50 metri (le più influenzate dal problema) le correnti artificiali potrebbero avere modificato i risultati fino a ben due decimi di secondo.
Se appena era scoppiato il caso si pensava a una bolla d’aria, ora nel mondo del cloro i sospetti di aver assistito a un Mondiale falsato diventano sempre più ragionevoli. Intanto l’autorevolezza delle federazioni che hanno sollevato il problema: infatti l’ipotesi del tentativo di trovare un alibi a delle prestazioni sotto le attese viene immediatamente meno quando si legge che i primi a scoperchiare il pentolone sono state proprio USA e Francia, le due nazioni che con la Cina hanno raccolto il maggior successo ai campionati. Die Welt ha inoltre interrogato anche gli specialisti tedeschi, e il risultato conferma i dubbi: “C’è qualcosa che non va”, le parole dell’allenatore della nazionale teutonica Lambertz; gli fa eco un altro specialista, l’allenatore di Magdeburgo Berkhahn che legge i dati dei parziali come “inequivocabili” e parla di “mancanza di professionalità”. Inoltre trova conferma la voce che già durante le gare, a partire dal secondo giorno, tecnici e atleti dopo aver analizzato i passaggi, mormorassero di un problema di correnti.
Al link qui di seguito potete vedere come sarebbero stati i podi in base agli studi sopracitati: http://www.welt.de/sport/article119030131/Zwei-Studien-decken-Skandal-bei-Schwimm-WM-auf.html
Die Welt mette inoltre sul chi va là gli organizzatori dei prossimi Campionati Europei in programma proprio nella tedesca Berlino: i bocchettoni portatili che si prevede di utilizzare sarebbero infatti della stessa tipologia: errare humanum est, perseverare autem diabolicum!
danilo.patella@olimpiazzurra.com
Gabriele Dente
16 Agosto 2013 at 21:44
Da notare che in Italia nessuno si era accorto di nulla, a quanto pare, segno di quanto il nuoto italiano sia lontano dai paesi che contano. A livello dirigenziale e tecnico, prima ancora che negli atleti. Almeno vorrei vedere un Barelli (nome a caso) che dice: “Sono più preparati di noi, dobbiamo imparare da loro!”, invece di trovare le solite scuse ai fallimenti (mancano i fondi, facciamo il possibile, mancano le infrastrutture, ecc.; tutte verità parziali: in nessun paese al mondo si nuota come da noi fin dalla più giovane età).