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RAI – Mondiali Ginnastica in tv: ecco com’è andata la trattativa!

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Come ben sappiamo, i Mondiali di ginnastica (artistica e ritmica) non si vedranno sulla televisione italiana per i prossimi tre anni (salvo miracoli nei prossimi mesi): clicca qui per saperne di più.

Ieri abbiamo analizzato che danni comporterebbe al movimento il fatto di non avere le dirette dei massimi eventi sportivi. Clicca qui per leggere l’articolo.

 

Nella serata di ieri è arrivato un nuovo comunicato della Federginnastica con cui si ricostruisce ancora più da vicino la vicenda.

Integro con alcune suggestioni personali per provare a dare un quadro più completo di una situazione davvero paradossale.

 

Partiamo con lo spiegare cosa si deve fare per acquistare dei diritti che consentano di trasmettere (in diretta, in differita, in sintesi: ci sono diverse forme di contratto) un determinato evento sportivo (ma è un discorso che vale anche per qualsiasi prodotto) in televisione.

Un network/canale/emittente avanza una proposta economica all’organizzatore dell’evento: in alcuni casi ci sono delle tariffe ben precise che l’organizzatore richiede, in altre si valutano le offerte che man mano arrivano sul tavolo. Queste ultime possono essere accettate o rifiutate, a seconda che rispettino o meno i parametri scelti proprio dall’organizzatore.

 

In questo caso l’organizzatore è la Federazione Internazionale di Ginnastica (FIG) e l’offerente/acquirente è la RAI – Radiotelevisione Italiana, la tv pubblica del Bel Paese. Viale Mazzini avanza un’offerta economica (la cui entità non è ancora stata resa nota, e ci chiediamo il perché visto che sono soldi pubblici…) alla massima istituzione dello sport in questione.

Questa proceduta veniva fatta con una mail formale il 7 novembre 2012. Molto bene, procedura corretta visto che a fine anno sarebbero scaduti i diritti per il quadriennio olimpico 2009-2012. Si doveva dunque procedere alla rinegoziazione del contratto e alla successiva acquisizione per il periodo 2013-2016 (quello che porta ai Giochi di Rio de Janeiro):

 

A quanto dice la RAI, la Federazione Internazionale non ha risposto alla mail fino al 7 agosto 2013, cioè nove mesi esatti dopo l’invio della lettera! Praticamente un parto.

Dato per certo che l’organizzatore può prendersi tutto il periodo che vuole per accettare o meno un’offerta, stava al network televisivo ri-farsi avanti in tutto quel periodo intercorso tra domanda e risposta. Cioè in nove mesi ci si è aggrappati a una sola mail, senza chiedere un sollecito? Nel comunicato di Viale Mazzini si legge di “ripetuti tentativi di contattare la Federazione Internazionale, quest’ultima non ha mai dato riscontro se non in data 7 agosto 2013”.

Cioè a Losanna (Svizzera, sede della FIG) i telefoni squillavano a vuoto, le e-mail non venivano aperte e le lettere cartacee venivano smarrite… Si sta facendo dell’ironia e del riso amaro. Ma senza voler diffamare nessuno: la situazione è molto strana ed è difficile negarlo.

 

Step successivo. Il 24 luglio, in diretta su RaiSport, direttamente dal Salone d’Onore del Coni (Comitato Olimpico Nazionale Italiano, che citiamo ma che è totalmente estraneo alla vicenda coma lo è la nostra FGI) veniva presentato l’Agosto Azzurro, un mese con sette Mondiali in cui l’Italia sarebbe stata grande protagonista: scherma (a inizio mese, secondi nel medagliere), atletica leggera (appena terminati, una medaglia d’argento per l’Italia), canottaggio, canoa e pentathlon (tutti in calendario nei prossimi giorni), judo (a fine mese) e appunto ginnastica ritmica (28 agosto – 1° settembre).

Proprio questa rassegna iridata aveva avuto grande spazio in quell’occasione e alla manifestazione erano pure presenti le Farfalle di Emanuela Maccarani che, pur se rinnovate, dovranno difendere tre titoli mondiali in quel di Kiev. Si dava dunque per scontato che l’evento venisse trasmesso in diretta dalla Rai. Anche, soprattutto, per un semplice motivo: in quel salone c’era anche il Presidente Agabio e nessuno si è preso cura di informarlo della situazione di stallo della trattativa per i diritti.

 

Passo successivo. La RAI ha precisato che non è tenuta a informare la nostra Federazione sulle eventuali trattative. Burocraticamente accettiamo questo punto, ma i fitti rapporti di collaborazione tra il network e la FGI dovrebbero lasciar presagire a una “informazione di cortesia”. E precisiamo che la FGI non si è mai intromessa negli affari Rai, anche perché si confidava con grande tranquillità nella messa in onda dei due eventi (in ballo c’è anche il Mondiale di artistica, visto che è un pacchetto unico come già detto) in quanto è da decenni che la Rai li trasmette.

 

Penultimo passaggio. L’ufficio stampa della Federginnastica chiama l’ufficio palinsesto della RAI il 5 agosto 2013 per sapere come verranno mandati in onda i Mondiali di ritmica. E lì ci si trova la sorpresa: “non abbiamo ricevuto risposte da Losanna”.

Agabio viene subito informato e chiama Bruno Grandi, il Presidente della Federazione Internazionale sollecitando una risposta. Proprio quella negativa arrivata solo dopo due giorni (sic).

Quindi potrebbe pensare che il silenzio internazionale si riferisse a una tacita non accettazione dell’offerta? Molto probabile. E che poi sia arrivata una risposta da Losanna solo per pura cortesia nei confronti della Federginnastica.

 

Sistemare ora la situazione appare improbabile. A meno che la RAI non ritorni sui suoi passi, rialzi l’offerta, la porti a un livello adeguato agli standard Mondiali (USA, Russia, Giappone, Cina e Australia hanno sborsato cifre molto interessanti)… Fantascienza? Staremo a vedere nei prossimi giorni… Di certo ora siamo curiosi di sapere cosa risponderà la RAI all’e-mail del 7 agosto: sono già passate due settimane…

 

Postilla. La Federazione Internazionale di judo ha da tempo aperto un canale streaming su Youtube in cui si vedono tutte le competizioni (Olimpiazzurra lo ha proposto svariate volte con enormi successi in termini di audience). E il ritorno economico è stato molto buono per gli organizzatori. Il pubblico dell’arte marziale è vastissimo (come praticanti molto di più della ginnastica), ma un po’ più freddino quando si tratta di vedere le gare di “estranei”. L’esatto contrario di quanto accade con la ginnastica. Non potrebbe essere una buona scelta per la FIG adottare questo sistema? I soldi arrivano comunque, bacino di utenti più largo, maggior diffusione delle sport e si eviterebbero pure questi “pasticci”…

 

Postilla due (copio e incollo dal comunicato della nostra Federginnastica). “La FGI […] si  è messa al lavoro, anche durante la settimana di chiusura degli uffici, per cercare di risolvere il problema internazionale, che in teoria non la riguarderebbe. Tuttora si stanno studiando soluzioni alternative per coprire i Campionati del Mondo di Kiev su altre piattaforme. Speriamo di dare presto ai nostri appassionati buone notizie. Però è giusto che ognuno faccia il proprio mestiere e la Federazione non è un network televisivo. La Rai, che quando vuole il suo lavoro lo sa fare benissimo, faccia sapere ai tanti tifosi della Ginnastica – che non hanno altra voce se non quella della loro Federazione – cosa intende rispondere, adesso, all’e-mail della FIG del 7 agosto. In ballo ci sono i mondiali di Anversa di Artistica, maschile e femminile, e le rassegne iridate del 2014 e 2015. “I tempi tecnici”, stavolta, non mancano”.

 

stefano.villa@olimpiazzurra.com

2 Commenti

1 Commento

  1. Gabriele Dente

    22 Agosto 2013 at 00:39

    Come dicevo in altro commento, alla base di tutto c’è una penosa cultura sportiva, secondo cui la ginnastica vale poco o niente. Proprio uno degli sport che esprime gli schemi motori di base, capite?
    Mi piacerebbe pensare che sia facile rivolgersi ad altre emittenti, ma la RAI ha buon gioco nelle sue strategie proprio perché non esce mai fuori nessuno a far saltare il banco. Chi dovrebbe trasmetterli i mondiali? Mediaset? Quelli che lo sport è calcio-motogp-formula 1 (badate: formula 1, non automobilismo!)? O LA7? C’eravamo illusi su Sky, ma poi hanno persino ceduto i diritti per i Giochi!…

  2. Luca46

    21 Agosto 2013 at 21:39

    Risulta difficile pensare che la RAI non abbia ottenuto risposta in tutto questo tempo e qualore fosse avrebbe dovuto chiedere lei chiarimenti. Evidentemente anche dal punto di vista RAI non c’era tutta questa volontà di puntare sull’evento.

    Se è vero che il CONI non è parte in causa è anche vero che è suo compito tutelare lo sport azzurro e favorirne la visibilità. Quindi vedendo che la televisione di stato non tutela questo come altri avvenimenti sportivi (abbiamo già parlato dei giochi del mediterraneo) potrebbe cercare di attivarsi d’ora in poi per bypassare la RAI con altre piattaforme qualora questa non dimostri tempestivamente interesse per una manifestazione.

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