Scherma
Scherma, Mondiali: solo Aspromonte in semifinale. Cassarà out
Un solo azzurro nelle semifinali del fioretto maschile ai Mondiali 2013 di scherma. A scherma la mattinata dice malissimo all’Italia che partiva con tutti i favori del pronostico.
Dopo le precoci eliminazioni di Baldini e Avola (cliccate qui per saperne di più), anche Andrea Cassarà deve alzare bandiera bianca nei quarti di finale. Un assalto combattutissimo contro l’ucraino Rostyslav Hertsyk si risolve solo all’ultima stoccata per 15-14.
Valerio Aspromonte, invece, batte con relativa facilità Siu Lun Cheung (rappresentante di Hong Kong) con un perentorio 15-6 e vola in semifinale dove si giocherà l’accesso all’atto conclusivo contro il fortissimo statunitense Chamley-Watson (15-14 in rimonta al tedesco Sebastian Bachmann) che in precedenza aveva eliminato nostro Avola).
Dall’altra parte del tabellone l’ucraino Hertsyk sfiderà il russo Artur Akhmatkhuzin (15-10 al cinese Sheng Lei).
Luca46
10 Agosto 2013 at 00:43
Sicuramente esatto quello che dici ma non ti sembra che a parte qualche buona prova in generale siamo usciti troppo presto dalle competizioni? Io credo che si potesse fare molto di piu’ e credo che sia importante analizzarne i motivi e trovare una soluzione. La Russia fa paura. C’è da notare le sempre crescenti difficoltà della FRancia da sempre una nazione di grande lustro.
Gabriele Dente
9 Agosto 2013 at 23:17
Ciao Luca46, sconcertante mi sembra un giudizio troppo severo… Personalmente sono uno di quelli che qui ha manifestato preoccupazioni per Rio 2016, ma paradossalmente stasera sono un pochino più ottimista, se non altro perché ho visto una bravissima Irene Vecchi, che deve solo continuare a credere in se stessa, e un promettentissimo Berrè, che probabilmente ci darà tante gioie in futuro. Dalla spada niente mi aspettavo e niente è arrivato, però Garozzo ha mostrato segnali incoraggianti per il futuro. Anche lui è giovane. Per quanto riguarda le punte il discorso è semplice: se ci ripensi, l’unica specialità dove abbiamo dominato negli ultimi anni è il fioretto femminile, e lì ha vinto una Errigo ormai matura, è arrivata al bronzo la Di Francisca reduce da una stagione difficile, e ai quarti è stata eliminata la Vezzali con appena 30 giorni di allenamenti! Per non parlare di Carolina Erba. Il guaio è che, molto probabilmente, avremo solo due di loro a Rio e non ci sarà la prova a squadre.
Eliminazioni come quelle di Tagliariol, Pizzo e Cassarà non sono una novità, purtroppo, e Montano ha perso da un fuoriclasse in ascesa. Le vera delusione per me è Occhiuzzi, sconfitto da un vero e proprio “Pak Doo Ik”, ma lui, senza offesa, appartiene alla categoria dei “re per una notte”, un bravissimo atleta che dura al vertice una o due stagioni, non di più. Ovviamente non lo si può mettere in discussione ora, però la sciabola farebbe bene a far partecipare al circuito di CDM un gruppo più folto di giovani promettenti; fra questi qualcuno di loro emergerà senz’altro. Discorso che vale anche per le donne (ma che è successo a Ilaria Bianco?) e per la spada, dove mi sembra che manchino fiducia, gioia ed entusiasmo. Forse sarebbe il caso di convocare in queste competizioni Marta Ferrari, prima che arrivi a 30 anni senza aver maturato significative esperienze e senza aver compiuto il percorso di crescita che un talento del genere merita di fare.
A presto!
Ne riparliamo dopo le prove a squadre!
Luca46
9 Agosto 2013 at 15:50
Le prove dell’individuale lasciano già uno scenario sconcertante. La Scherma azzurra terminerà le prove dell’individuale con un bilancio fortemente negativo. Non tanto per le mancate medaglie ma piuttosto per le tante e premature eliminazioni in una manifestazione come il mondiale che la compagine italiana prepara sempre al meglio.
Qualcuno qua aveva lanciato segnali di preoccupazione per la scherma, non ero dell’avviso ma devo riconoscere che almeno per questa rassegna i segnali sono fortemente preoccupanti.
Speriamo in una pronta risposta nelle prove a squadre.
Chi invece emerge molto bene mi sembra la Russia che si è dimostrata competitiva in tutte le armi.