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Senato francese: la classifica degli sport più dopati. Tante sorprese
Alcune delle pagine più sorprendenti delle 237 che compongono il rapporto della Commissione antidoping del Senato francese sono quelle che presentano la classifica degli sport nei quali la presenza del doping è più importante. I dati presentati riguardano i controlli effettuati dall’Agenzia Mondiale Antidoping (WADA) tra il 2009 ed il 2011, considerando la percentuale di casi positivi rispetto al numero totale di prelievi effettuati in un determinato sport.
In testa alle classifiche dei 33 sport olimpici considerati troviamo, con grande stupore, il curling. Addirittura il 3,4% dei controlli effettuati in questo sport invernale sono risultati positivi nel biennio 2009-2011, più di qualsiasi altra disciplina dei Giochi (estivi ed invernali). Meno sorprendente è la seconda posizione del sollevamento pesi, con il suo 3,16%. Questo disonorevole podio è chiuso dalla boxe, che comunque registra un tasso di positività nettamente inferiore ai primi due sport (2,37%).
“Interessante”, per così dire, è la quarta posizione degli sport paralimpici, nei quali il 2,17% dei campioni prelevati non ha superato i controlli. Si tratta addirittura di una media più alta rispetto a quella degli sport olimpici. Se da un lato il dato che emerge è preoccupante, dall’altro troviamo conferma del grande livello di competitività al quale sono arrivate le discipline paralimpiche.
In quinta posizione troviamo il basket (1,76%), mentre il ciclismo è “solo” al sesto posto con l’1,68% di casi positivi, un dato che non corrisponde alla grande attenzione mediatica che c’è intorno ai casi di positività in questo sport.
Sempre considerando le discipline olimpiche, gli unici sport a non registrare nessun caso di positività tra il 2009 ed il 2011 sono stati il badminton, il bob e lo slittino.
Tra gli sport non olimpici riconosciuti dal CIO, al primo posto troviamo il wushu, arte marziale che abbiamo ammirato ai World Games di Cali, che con il suo 3,39% non toglie comunque il primato assoluto degli sport riconosciuti dal CIO al curling. Il trio di testa è completato dal biliardo (2,40%) e dal golf (2,08%), del quale abbiamo parlato in un articolo a parte (vedi link in basso) e che si appresta ad entrare nella famiglia olimpica a partire dai Rio 2016. In questa categoria di sport il più pulito è il cricket, con un tasso dello 0,43%.
Considerando, invece, anche gli sport non riconosciuti dal CIO, il primo posto è di gran lunga “conquistato” dal body building, con una percentuale che arriva al 18,09%, vale a dire quasi un atleta su cinque. Il powerlifting segue a distanza ragguardevole (5,03%).
Diversi, infine, i risultati per quanto riguarda la Francia: anche escludendo le positività alla cannabis, il rugby si conferma in testa, come era stato già sottolineato dallo stesso Senato francese qualche mese fa. Seguono l’atletica ed il triathlon, mentre il ciclismo si piazza al quarto posto.
IL RAPPORTO DELLA COMMISSIONE ANTIDOPING DEL SENATO FRANCESE
Prima parte: i dopati del Tour ’98
Seconda parte: 60 proposte contro il doping
Terza parte: più controlli per gli sport di squadra
Quarta parte: i dopati sono quattro volte di più dei positivi
Quinta parte: nessuno sport è esente dal doping
Sesta parte: doping anche nel golf!
Settima parte: le pratiche dopanti della Juventus
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giulio.chinappi@olimpiazzurra.com