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Senato francese: nessuno sport è esente dal doping

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Continua il nostro viaggio tra le 237 pagine del rapporto della Commissione antidoping del Senato francese. Uno dei punti più importanti tra quelli sottolineati dai senatori, è che nessuno sport è esente dalla pratica del doping. Molto spesso, infatti, si tende a pensare che solo alcune discipline – come il ciclismo o l’atletica – siano afflitte da questa piaga, semplicemente per il fatto che se ne sente parlare più spesso, perché vi sono più casi, ma anche più controlli.

Sono gli stessi tecnici a credere che alcuni sport non possano essere colpiti dal doping, generando quella che nel rapporto viene definita una forma di omertà in seno alle federazioni: “Tutti i dirigenti delle squadre e delle federazioni affermano che il doping è una cosa immane ma che fortunatamente lo sport del quale sono responsabili è piuttosto risparmiato”, si legge nel rapporto.

Tra le 138 personalità che hanno testimoniato di fronte alla Commissione c’è, ad esempio, Jean-François Lamour, due volte campione olimpico di sciabola (1984 e 1988), ex Ministro dello sport dal 2002 al 2007 ed attuale membro della Federazione Francese di Scherma: “La scherma è forse più protetta di altri sport per una ragione semplice: nella nostra disciplina, l’aspetto tecnico è nettamente superiore all’aspetto fisico. Il doping rinforza la resistenza come nel caso dell’EPO o migliora la forza come il testosterone ed il cortisone, destinati a rendere uno sforzo reiterato più sopportabile. Nella scherma, la forza fisica serve solo per l’esplosività del gesto”, ha dichiarato il campione mondiale 1987.

Dello stesso parere il due volte campione olimpico e quattro volte campione mondiale di judo David Douillet (foto), a sua volta entrato in politica e divenuto deputato dell’Assemblea Nazionale: “Nel judo, la vittoria dipende fortunatamente da numerosi parametri non riconducibili alla forza fisica: non si può vincere senza una tecnica, una mentalità ed una concentrazione infallibili”.

Il rapporto della Commissione antidoping cerca, da questo punto di vista, di aprire gli occhi dei dirigenti sportivi francesi e mondiali, sottolineando come la lotta contro le pratiche illecite vada condotta parallelamente in tutti gli sport con la stessa attenzione e serietà.

Prima parte: i dopati del Tour ’98
Seconda parte: 60 proposte contro il doping
Terza parte: più controlli per gli sport di squadra
Quarta parte: i dopati sono quattro volte di più dei positivi

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giulio.chinappi@olimpiazzurra.com

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