Vela
America’s Cup 2013: ultima chiamata per Oracle
Dopo cinque regate Emirates Team New Zealand conduce la serie con il punteggio di 4 a -1, con il Defender Oracle che deve scontare ancora un punto di penalizzazione. L’AC72 timonato da Dean Barker ha vinto nettamente la quinta regata della finale di Coppa America infliggendo 1’25” al catamarano di James Spithill. Controvento Oracle è passato da -8 a +77 secondi a causa di una separazione suicida incomprensibilmente chiamata dal tattico americano John Kostecki. Errore, quello del tattico locale, che ha permesso a Team New Zealand di prendere il comando della regata e di involarsi verso la vittoria.
Tagliato il traguardo, gli americani hanno deciso di non disputare la regata numero 6 e di rinviarla a oggi, come spiega lo stesso Spithill:
“Dobbiamo tornare alla base e fare il punto della situazione. Sentiamo che rispetto a noi Emirates Team New Zealand ha un vantaggio, soprattutto di bolina – ha detto lo skipper australiano – Dobbiamo svolgere dei lavori e abbiamo deciso di giocare la carta del rinvio. Speriamo di essere più competitivi già dalla prossima regata”.
“Non si è trattato tuttavia solo di una questione di performance. Abbiamo commesso un paio di errori, e la virata a inizio della bolina è tra questi: è necessario analizzare la situazione – ha aggiunto James Spithill – Dobbiamo alzare il nostro livello e non ci nascondiamo certo davanti a questa realtà. Non ci resta che lavorare e fare il possibile per essere pronti per la prossima regata”.
Non è soltanto la velocità dello scafo ad allarmare Spithill. Quel che sembra preoccupare maggiormente è la conduzione del catamarano, apparsa non all’altezza degli sfidanti.
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francesco.drago@olimpiazzurra.com