Ciclismo

Ciclismo: come sarà la nazionale di Bettini?

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Settembre, tempo di Mondiali. Esattamente tra tre settimane, infatti, si alzerà il sipario sull’avventura iridata di Firenze, con le cronosquadre di domenica 22, con le gare in linea élite in programma sabato 28 e domenica 29.

Non manca molto, dunque, e i commissari tecnici in questi giorni staranno ultimando il loro lavoro di analisi e selezione dei migliori atleti. Per quanto riguarda l’Italia, se nel settore femminile il ct Salvoldi può contare su un lotto di ragazze veramente competitivo, in quello maschile la situazione è meno rosea, anche se non così drammatica come qualcuno vorrebbe far credere. Faro della nazionale, com’è noto ormai da mesi, sarà Vincenzo Nibali: il dominatore del Giro d’Italia è apparso molto brillante nella prima settimana di Vuelta, dopo una comprensibile fase di stacco, e non ha mai negato di puntare all’iride in terra toscana. Chiaramente il siciliano deve cercare di preservare l’eccezionale condizione ancora per qualche settimana; il percorso di Firenze, con due ascese brevi ma intense, sembra adattarsi alle sue caratteristiche, anche se comunque si tratta di un campione che, per vincere, ha bisogno di arrivare in solitaria, non avendo grandissime doti di velocità.

Si può legittimamente credere che al fianco dello Squalo ci sarà almeno un altro Astana: sulla carta il fidato Valerio Agnoli, reduce però da qualche fastidioso problema fisico, più probabilmente il giovanissimo Fabio Aru, molto brillante nelle gare estive del calendario nazionale. Ma una sola punta, chiaramente, non basta: servono almeno altri due atleti in grado di poter “fare la corsa” qualora necessario. Moreno Moser, nonostante la giovane età, è adatto a questo ruolo: certo quest’estate non ha fatto sfracelli, ma ha ottenuto una serie di buoni piazzamenti che dovrebbero garantirgli la maglia azzurra. La stagione più calda non ha garantito le stesse soddisfazioni dei mesi precedenti nemmeno a Giovanni Visconti, tuttavia quanto fatto al Giro d’Italia potrebbe essere sufficiente per dargli una chance iridata. Sempre in tema di possibili capitani, non si può non citare Diego Ulissi, forse il più in forma tra questi tre nelle gare estive: la vittoria in una delle frazioni più impegnative al Giro di Polonia ha dimostrato, una volta di più, quanto possa essere adatto anche ad un percorso molto impegnativo come quello di Firenze. Pare difficile, invece, che venga data una chance mondiale a Filippo Pozzato e soprattutto a Damiano Cunego, troppo altalenanti nel corso della stagione, anche se il vicentino appare in ripresa dopo qualche mese deludente.

Enrico Battaglin è un altro corridore che Bettini sembra tenere in considerazione, capace sia di giocarsi le proprie chance, sia di lavorare per la squadra; caratteristiche simili a quelle di Rinaldo Nocentini, uno degli uomini più fidati del ct livornese, che però non pare così in forma negli ultimi tempi. Anche Ivan Santaromita, campione d’Italia molto pimpante sulle strade spagnole, è di diritto tra gli azzurrabili. Un ragazzo che si meriterebbe davvero una chiamata in azzurro, alla luce della grande generosità dimostrata in ogni corsa e dell’ottima condizione atletica, è senza dubbio Stefano Pirazzi, recentemente convocato in uno stage sul circuito fiorentino; bisognerà infine cementare la nazionale con elementi di sacrifico e di esperienza, e come al solito l’accoppiata Luca Paolini-Matteo Tosatto dà grandi garanzie in tal senso.

I posti sono nove, gli atleti fin qui citati sono tredici: ma l’elenco non è certo finito, perché anche gente come Fabio Felline e Francesco Gavazzi hanno buone carte da giocarsi per le loro doti di ciclisti completi e adatti ad ogni percorso. Ci sono poi le suggestioni: qualcuno ipotizza che un’ottima Vuelta-e finora la prestazione segue le attese-possa garantire una clamorosa chiamata persino a Ivan Basso, chiaramente con compiti di ausilio a Nibali. Per la cronometro, invece, difficilmente si farà a meno della coppia Marco Pinotti-Adriano Malori, con l’ingegnere bergamasco che potrebbe eventualmente essere convocato anche per la gara in linea.

foto tratta da cyclingnews.com

marco.regazzoni@olimpiazzurra.com

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