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ESCLUSIVA | Laura Bilotta: “Rio traguardo ambizioso. Grazie a Jump i tuffi…”

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È la forza del nuovo che avanza, l’esempio del successo dietro a sacrifici, sudore e fatica. In due parole è Laura Bilotta, cosentina classe 1996 e talento azzurro dei tuffi. Dopo tanti quarti posti – un must per l’Italia tra trampolini e piattaforme in questi anni – la stagione 2012-2013 le ha sorriso con due podi nazionali assoluti da 3 metri ed una splendida medaglia di bronzo da 1 agli Europei Junior di Poznan ad inizio luglio. In esclusiva per Olimpiazzurra, Laura ricorda il passato e, soprattutto, inquadra con decisione il proprio futuro.

 

Laura, cominciamo con il futuro: quanto puoi crescere e migliorare ancora dentro e fuori la piscina?

Quanto possa migliorare non sono in grado di stabilirlo. Sicuramente mi pongo ogni giorno degli obiettivi importanti, sia nello sport che nella vita, e cerco di raggiungerli con grande determinazione”.

 

Quali sono gli obiettivi per la prossima stagione?

Gli appuntamenti più importanti saranno i Mondiali Junior e le Olimpiadi Giovanili, che rappresentano anche i miei obiettivi principali. Ma non dimentico gli Europei Giovanili a Bergamo”.

 

Domanda fatale: dove ti vedi fra tre anni? Rio de Janeiro, ci pensi?

Sicuramente all’Università. Scherzi a parte, penso che partecipare alle Olimpiadi sia il sogno di qualsiasi atleta, ma resta un traguardo ambizioso e molto difficile”.

 

Un pregio e un difetto di Laura Bilotta quando si tuffa.

Un mio pregio è che quando un tuffo non mi riesce bene non mi demoralizzo, ma raccolgo tutte le mie forze e mi concentro su quello successivo. Invece, un difetto è che mi rammarico più del dovuto quando una gara non va secondo le mie aspettative”.

 

Riavvolgiamo il nastro dei ricordi. 4 luglio, Poznan, medaglia di bronzo da 1 metro agli Europei Junior: cosa hai provato in quei momenti?

Vincere una medaglia in una competizione internazionale con i colori della tua nazione è sempre una grande emozione. E’ stata la stessa identica sensazione che avevo già provato agli Europei Giovanili di Belgrado (bronzo da 3 metri ragazze B, ndr)”.

 

Il tuo, però, è stato l’unico podio azzurro nella rassegna giovanile in terra polacca. Cosa è cambiato dalle sette medaglie di Graz 2012?

Va precisato che quest’anno ben tre tuffatori  che avevano contribuito al bottino di Graz sono passati nella categoria Senior. Questo ha sicuramente influito sul risultato finale”.

 

Avrai sicuramente seguito i Mondiali di Barcellona. Come valuti le prestazioni dei tuoi “colleghi” più grandi?

È stato un grande risultato, ancor di più se si pensa che due delle cinque medaglie vinte dalla spedizione azzurra a Barcellona sono state conquistate da Tania Cagnotto e Francesca Dallapè”.

 

Una suggestione: Bilotta-Bertocchi può essere il sincro azzurro del futuro, dopo Cagnotto-Dallapè?

È una decisione che non spetta né a me né all’eventuale compagna di sincro. Per adesso c’è già una coppia oltre alle plurimedagliate Cagnotto-Dallapè (Marconi-Bertocchi, ndr). Per il futuro vedremo, c’è ancora tempo”.

 

Pensi che in Italia, soprattutto a livello giovanile, ci siano i giusti spazi e le adeguate strutture per i tuffi? O invece è uno sport a tratti “sottovalutato”?

Negli ultimi anni, grazie anche al “Progetto Giovani”, credo si sia fatto molto dal punto di vista tecnico. Anche se penso che si possa e si debba fare di più, soprattutto per quanto riguarda le strutture e gli spazi a disposizione. Più che sottovalutato penso che a volte questo sport sia discriminato”.

 

E per quanto riguarda la visibilità mediatica?

Dopo le Olimpiadi di Londra, grazie anche al contributo di Sky, la visibilità di questa disciplina è cresciuta tantissimo. Basti pensare che, ai Mondiali di Barcellona, le gare di tuffi sono state tra le più seguite dell’intera manifestazione. Senza dimenticare “Jump”, il talent-show andato in onda ad inizio estate su Canale 5 che ha segnato ad ogni puntata il record di ascolti. Questa potrebbe essere la strada giusta”.

 

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Nella foto: Laura Bilotta (la prima da destra) sul podio europeo a Poznan con la britannica Alicia Blagg (oro) e la russa Maria Polykova (argento).

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