Tuffi
ESCLUSIVA | Tuffi, Andreas Billi: “Voglio mantenere il posto in Nazionale. Tania un esempio”
La stagione delle prime volte. Andreas Billi, tuffatore italiano classe 1990, ripercorre in esclusiva per Olimpiazzurra l’anno appena trascorso, coinciso con il primo Europeo ed il primo Mondiale. E guarda al futuro con professionalità e impegno.
Rostock e Barcellona, i primi grandi appuntamenti internazionali di una lunga serie?
“Sono state due belle esperienze. Adesso che mi sono guadagnato un posto in nazionale voglio lavorare per tenermelo. Bisogna sempre avere fame”.
Due finali da 3 metri sincro con Giovanni Tocci, un quinto posto europeo ed un dodicesimo mondiale. Più la medaglia d’argento nel Grand Prix di Bolzano: quali sono i margini di crescita che vanta una coppia giovane come voi? Lavorate a nuovi tuffi per il programma?
“Aumentare il coefficiente deve essere la priorità, poi potremo giocarcela con tutti. Spalle permettendo”.
La lontananza (Andreas vive a Roma e Giovanni a Cosenza, ndr) rischia però di frenare la vostra esplosione: è in programma un avvicinamento nell’immediato futuro o se ne riparlerà più avanti?
“Adesso che ha finito scuola potrà venire più frequentemente a Roma e stiamo programmando qualche allenamento all’estero, non dico dove”.
Capitolo individuale: hai dominato in Italia da 1 metro, non riuscendo però ad andare oltre le eliminatorie ad Europei e Mondiali. Cosa ti è mancato in quelle occasioni?
“Probabilmente lo stato di forma e tanta, tanta esperienza. È difficile affrontare una gara di quasi quattro ore: appena cala la concentrazione è finita”.
Se potessi rifare una gara della stagione, quale sceglieresti?
“Tutte le gare da 3 metri?”.
Qual è stato, invece, il momento di maggior orgoglio vissuto l’anno scorso?
“Sicuramente gli Assoluti di Torino ad aprile, non tanto per la vittoria da un metro quanto per il punteggio ottenuto. 401 punti significa essere tra i primi al mondo”.
Descrivi con una parola il tuo rapporto in piscina con: Giovanni Tocci, compagno di sincro.
“Amicizia”.
Oscar Bertone, il tuo allenatore.
“Fiducia”.
Tania Cagnotto, la fuoriclasse dei tuffi azzurri.
“Esempio”.
Pensi che il periodo di allenamento negli Usa dello scorso ottobre ti sia servito per ottenere questi risultati?
“Assolutamente sì. E penso di tornarci qualche settimana ogni tanto, magari con Giovanni”.
Quali sono gli obiettivi stagionali? Proverai a dire la tua anche da 3 metri nonostante la folta concorrenza nelle gare nazionali?
“I 3 metri devono essere la priorità se si vuole andare a Rio”.
Con le prime gare a dicembre, come si allena a inizio stagione un tuffatore della Nazionale? Quali sacrifici deve compiere?
“C’è ancora molto tempo fino a dicembre, adesso si lavora sulla preparazione atletica e si eseguono pochi tuffi. Ad inizio stagione c’è sempre molta voglia di ricominciare, quindi per ora l’unico sacrificio importante è… rimettersi a dieta!”.
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francesco.caligaris@olimpiazzurra.com
Twitter: @FCaligaris
Foto da: JAVIER SORIANO/AFP/Getty Images