Ciclismo

Firenze 2013: Cara Italia, devi inventarti qualcosa

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Attacca qua, attacca là, la pendenza è questa, la curva è quella. Basta, per una volta, discorsi tecnici, per quanto nelle nostre possibilità. Se la gara di domenica, prova in linea Elite uomini ai Campionati Mondiali di ciclismo di Firenze 2013, dovesse ridursi a pura razionalità la formazione azzurra potrebbe tranquillamente fare i bagagli e lasciare Montecatini Terme, sede di Casa Italia per il Mondiale di casa.

Vogliamo sperare che non sia così per la nostra nazionale, che in questo momento non sembra avere tra i suoi elementi corridori in grado di contrastare Peter Sagan e Fabian Cancellara, i grandi favoriti della vigilia. Tutti ottimi corridori, ovviamente, ma al momento, anche a causa del percorso, sembrano partire un gradino sotto. La speranza è che la formazione italiana riesca a tirare fuori dal cilindro qualcosa di più di semplici watt o rpm, dati che in questo momento ci sono favorevoli.

Non basterà nemmeno provarci. Serie casuali di attacchi senza senso e speranza potrebbero solamente essere deleteri per i corridori e per il CT Paolo Bettini, che già lo scorso anno sembrò non avere bene in mano la situazione. Quello che non può mancare, però, sono il cuore e il coraggio, doti essenziali quando si parte, almeno teoricamente, in svantaggio rispetto agli avversari.

Luca Paolini è pronto all’ultima direzione d’orchestra della carriera. Un regista come lui, all’Italia, mancherà ma il percorso di Firenze può stimolarlo, durante la corsa, per costruire un ennesimo successo azzurro assieme ai compagni. Il Mondiale di Franco Ballerini e Alfredo Martini, visitato oggi dai ragazzi della nazionale, deve essere onorato dalla selezione azzurra, che tanto deve a queste due figure. Nibali, Pozzato, Ulissi, Scarponi e tutti gli altri dovranno correre anche per loro, per onorarli. E giocarsi, sapientemente, le proprie carte. Solo così la vittoria è possibile.

gianluca.santo@olimpiazzurra.com

Foto: Bettini Photo

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