Ciclismo

Firenze 2013, le dichiarazioni dei medagliati: festeggia Rui Costa, Purito in lacrime

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FIRENZE – I 272 km da Lucca a Firenze dei Mondiali di ciclismo 2013 consacrano il portoghese Rui Costa come nuovo campione iridato. L’atleta della Movistar – dal prossimo anno alla Lampre – rimonta nel finale Joaquin Rodriguez e lo anticipa in volata. Terzo un altro spagnolo, Alejandro Valverde, mentre un tanto grande quanto sfortunato Vincenzo Nibali coglie il quarto posto.

I tre atleti medagliati dopo l’arrivo si sono concessi alle domande dei giornalisti durante la conferenza stampa. Soddisfatto un intelligente Rui Costa, capace di attendere il più possibile e scegliere il momento giusto per riprendere Purito e vincere l’oro: “È una vittoria che sogno fin da quando ero bambino, oggi si è realizzata. Ancora non ci credo, onorerò questa maglietta che per me vale tantissimo. La corsa all’inizio è stata dura per la pioggia, come in ogni gara ho avuto momenti buoni e momenti con sensazioni negativi. Alla fine ho provato a farcela e fortunatamente avevo le gambe per farlo. Mi sentivo bene prima di attaccare, ero ancora fresco perché non ho tirato molto nel finale“. Il portoghese ha commentato anche la tattica dell’Italia, che ha reso la corsa durissima fin dalle prime battute: “L’Italia ha preso il controllo della gara e a noi andava bene, peccato solo per il tempo. Loro puntavano su Nibali e fortunatamente così facendo ci sono stati pochi attacchi“.

Sconsolato e in lacrime, quasi al limite della depressione, lo spagnolo Rodriguez. Solo fino agli ultimissimi attimi, il corridore della Katusha ha visto sfumare per pochissimo l’oro iridato: “Non mi interessano gli argenti, io volevo vincere. Questa medaglia per me non conta, volevo la maglietta di Campione del Mondo. Gara della mia vita? Nella corsa della mia vita avrei dovuto vincere, contava solo quello. La giornata perfetta l’ha avuta Rui Costa“. L’iberico ha inoltre svelato un interessante retroscena sull’azzurro Vincenzo Nibali: “Se fosse rimasto con me in discesa? Vincenzo mi ha detto che non era quello di sempre (probabilmente per la caduta, ndr), allora ho rischiato andando da solo. Ma era bagnato e non ci sono riuscito. La strategia della Spagna? L’abbiamo concordata questa mattina, quando abbiamo visto il gruppo in difficoltà Valverde ed io ci siamo parlati e siamo partiti“. Poi, però, l’amaro risveglio con il rientro di Rui Costa: “Quando mi ha preso Rui Costa ho capito di aver perso, arrivava più velocemente ed era più fresco“.

Non lascia trasparire emozioni, invece, il terzo classificato Alejandro Valverde. I maligni hanno posto in discussione il suo atteggiamento troppo rinunciatario al momento dello scatto del futuro vincitore, ma lo spagnolo si è difeso così: “Avrei dovuto stargli a ruota, ma è partito in un punto difficile e neanche Nibali ce l’ha fatta. Era molto complicato. Quando siamo rimasti in quattro tutti potevamo vincere, noi ci stiamo andati vicino ma siamo stati sfortunati. Però conosco bene Rui Costa e merita questo successo“.

 

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