Ciclismo

Gino Bartali proclamato “Giusto tra le nazioni”

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Gino Bartali, un cattolico devoto, nel corso dell’occupazione tedesca in Italia ha fatto parte di una rete di salvataggio i cui leader sono stati il rabbino di Firenze Nathan Cassuto e l’Arcivescovo della città cardinale Elia Angelo Dalla Costa“: con questa affermazione, un comunicato dello Yad Yashem, il sacrario della Memoria di Gerusalemme, dichiara il grande campione fiorentino “Giusto tra le nazioni”.

Il comunicato prosegue poi: “Questa rete ebraico-cristiana, messa in piedi a seguito dell’occupazione tedesca e all’avvio della deportazione degli ebrei, ha salvato centinaia di ebrei locali ed ebrei rifugiati dai territori prima sotto controllo italiano, principalmente in Francia e Yugoslavia. Bartali ha agito come corriere della rete, nascondendo falsi documenti e carte nella sua bicicletta e trasportandoli attraverso le città, tutto con la scusa che si stava allenando. Pur a conoscenza dei rischi che la sua vita correva per aiutare gli ebrei, Bartali ha trasferito falsi documenti a vari contatti e tra questi il rabbino Cassuto”.

Dunque, un prestigioso riconoscimento alla memoria non solo di uno dei campioni più straordinari della storia del ciclismo, ma anche di un grandissimo uomo, proprio nella settimana in cui la sua amata Toscana ospita i Mondiali di ciclismo.

foto tratta da faustocoppi.altervista.org

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marco.regazzoni@olimpiazzurra.com

 

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