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Lotta, Mondiali: l’Italia dei piccoli passi

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L’Italia, come è noto, non ha di certo nella lotta uno dei suoi punti di forza, se si escludono alcuni exploit come l’oro olimpico di Andrea Minguzzi a Pechino 2008. Ai Mondiali di Budapest (Ungheria), la spedizione azzurra si è presentata in formato ridotto, con soli quattro atleti: probabilmente la scelta è stata quella di convocare solamente i lottatori che avrebbero avuto quanto meno la possibilità di vincere qualche incontro. Dei quattro convocati, ben tre erano donne, mentre il solo Daigoro Timoncini ha partecipato alla competizione iridata fra gli uomini.

Il miglior risultato è stato ottenuto da Maria Diana (-63 kg), capace di vincere due incontri al cospetto della sudafricana Zumicke Geringer e della spagnola Irene García, prima di cedere ai quarti di finale alla mongola Soronzonboldyn Battsetseg e nei ripescaggi alla statunitense Elena Pirozhkova, due lottatrici che poi avrebbero conquistato rispettivamente l’argento ed il bronzo. Quanto fatto vedere da Maria Diana è comunque stato positivo, e non le si può rimproverare nulla visto che ha perso solamente con due atlete nettamente più forti di lei. Inoltre, Maria Diana ha chiuso virtualmente al secondo posto tra le europee, visto che solo la russa Anastasija Batčikhova ha fatto meglio di lei, terminando quinta.

Una vittoria è stata ottenuta anche da Silvia Felice, nella categoria -48 kg, contro la tedesca Jaqueline Schellin, prima della sconfitta con la francese Mélanie Lesaffre, alla fine quinta. La Felice forse sperava di fare meglio, ma vista la situazione generale della lotta italiana, già il superamento del primo turno in una rassegna iridata è un inizio da non buttare via.

Il successo che invece non è arrivato per Dalma Caneva, (-67 kg), eliminata sin dal primo turno da parte della lettone Laura Skujiņa: un vero peccato per la recente medagliata di bronzo ai Mondiali juniores, che resta comunque uno dei prospetti migliori per il futuro della lotta azzurra, nonostante la battuta d’arresto.

Per Daigoro Timoncini, uno rappresentante dell’Italia al maschile, iscritto nella categoria -96 kg della lotta greco-romana, il primo avversario è stato la sorte, visto che il tabellone ha voluto che si scontrasse al primo turno con il russo Nikita Melnikov, che si sarebbe poi laureato campione mondiale. Nei ripescaggi, poi, Timoncini ha dovuto affrontare un altro atleta dal pedigree importante, il francese Mélonin Noumonvi, che lo ha sconfitto di un solo punto (2-1). Il giudizio su Timoncini è quindi sospeso, in attesa di nuove competizioni.

Il bilancio finale è quindi sufficiente per quanto riguarda la lotta libera femminile, che ha schierato tre atlete giovani e combattive, mettendo le basi per un futuro comunque promettente, mentre nel settore maschile, che si tratti di lotta libera o greco-romana, c’è ancora molto da fare per raggiungere un livello accettabile. Il fatto che la federazione stessa abbia deciso di portare un solo atleta lo dimostra.

RISULTATI DEI MONDIALI DI LOTTA 2013
DAY 1DAY 2DAY 3DAY 4 DAY 5DAY 6DAY 7
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giulio.chinappi@olimpiazzurra.com

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