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Martin Fourcade sul doping: “Impossibile convincere i giovani”

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Tra i tanti personaggi sportivi interrogati dalla Commssione Antidoping del Senato francese c’è stato anche il più forte biathleta del momento, Martin Fourcade, cinque volte campione mondiale e vincitore delle ultime due edizioni della Coppa del Mondo. Il 25enne, che tra l’altro ha compiuto gli anni qualche giorno fa, ci ha tenuto a sottolineare l’inefficacia delle strategie di dissuasione utilizzate generalmente per allontanare i giovani dall’uso del doping: “È impossibile convincere i giovani con l’argomento della prevenzione”, ha detto l’atleta di Céret.

I pericoli per la salute dei prodotti dopanti non dissuadono coloro che vogliono ad ogni costo farne uso. Un giovane non immagina la propria vita fino ai settant’anni. Al contrario, vivere fino a quarant’anni con molti solidi lo attrae fortemente”, ha aggiunto Fourcade. Secondo il biathleta, quindi, sarebbe necessario un cambiamento totale nelle tecniche utilizzate per la prevenzione dell’uso di doping, che deve essere accompagnato da un cambiamento culturale nel modo di vivere lo sport e di concepire la vita.

IL RAPPORTO DELLA COMMISSIONE ANTIDOPING DEL SENATO FRANCESE

1. i dopati del Tour ’98
2. 60 proposte contro il doping
3. più controlli per gli sport di squadra
4. i dopati sono quattro volte di più dei positivi
5. nessuno sport è esente dal doping
6. doping anche nel golf!
7. le pratiche dopanti della Juventus
8. la classifica degli sport più dopati
9. i controlli “a sorpresa” non sono a sorpresa
10. i dilettanti peggio dei professionisti
11. il doping si evolve, ecco il doping genetico
12. il doping uccide!
13. doping e droga, due mondi strettamente connessi
14. geografia del doping: Paesi produttori e Paesi senza regolamentazioni

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giulio.chinappi@olimpiazzurra.com

2 Commenti

1 Commento

  1. Luca46

    18 Settembre 2013 at 18:52

    Provate a pensare a Lorenzo che ha corso un gran premio di Motogp un giorno dopo l’operazione. Secondo voi come ha fatto? E l’antidoping?
    Nessuno ha mosso un dubbio perchè a nessuno conveniva.

  2. Luca46

    18 Settembre 2013 at 18:48

    E’ ineccepibile quello che dice Fourcade anche perchè prima di convincere i giovani bisognerebbe convincere gli sponsor. Ce ne sono molti che lo fanno loro malgrado. E’ un sistema che funziona così dal quale o stai dentro o stai fuori, i compromessi sono rari.
    Servirebbe creare una polizia antidoping internazionale e uno staff scentifico che controllino non solo gli atleti ma anche le case farmaceutiche e che si vada alla ricerca anche di quelle sostanze sperimentali perchè è proprio li che si puo’ risultare negativi. E le pene non dovrebbero essere affibiate solo agli atleti ma anche a direttori sportivi, medici, società, sponsor e case farmaceutiche e anche belle pesanti. Una società o un medico sa se il suo atleta si dopa. Certo loro ti dicono il sistema è questo, sei libero di scegliere ma devi fare risultato, se ti beccano sono cazzi tuoi. A questo punto la domanda è: a chi conviene? A parte gli atleti a nessuno perchè c’è un gran giro di affari sul doping, sull’antidoping e sul post carriera (perchè molti che si sono dopati a fine carriera devo continuare a prendere delle sostanze). E’ una guerra durissima da combattere o ci si va giu’ pesanti oppure è inutile pensare di sconfiggere un elefante con uno stuzzicadenti. A me sembra una guerra finta, forse solo in Francia culturalmente stanno cercando di cambiare le cose. Speriamo un giorno ci si liberi di questo sconcio.

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