Rugby
Pro12: il bilancio della terza giornata
Altro esame superato e leadership conquistata in classifica. Nel big match della terza giornata, i Warriors regolano anche Leinster allo Scotstoun, con la solita grande prestazione di sacrificio e di intensità. Complice anche la sconfitta di Munster per mano di un mai domo Benetton Treviso, gli scozzesi ora guardano tutti dall’alto, con gli Ospreys dominatori dell’Edimburgo (44-10) primi inseguitori. I Dragons alzano la voce contro gli Scarlets (23-16) e mandano chiari segnali sulle difficoltà nel dover giocare al Rodney Parade di Newport. Sono servite tre partite, invece, per sbloccare Ulster, corsara a Galway sul Connacht trascinata da Paddy Jackson. Ma è stato soprattutto il weekend delle italiane, con le Zebre che hanno finalmente spezzato l’incantesimo conquistando la prima vittoria della loro storia sul campo dei Cardiff Blues, lasciando l’ultimo posto in classifica dopo 24 giornate.
Risultati
Dragons – Scarlets 23-16
Benetton Treviso – Munster 29-19
Cardiff Blues – Zebre 25-30
Glasgow Warriors – Leinster 12-6
Ospreys – Edimburgo 44-10
Connacht – Ulster 7-18
Classifica
1. Glasgow Warriors 12 pt.
2. Ospreys 11 pt.
3. Munster 10 pt.
4. Dragons 9 pt.
5. Leinster 8 pt.
6. Ulster e Cardiff Blues 6 pt.
8. Benetton Treviso e Scarlets 5 pt.
10. Connacht, Zebre ed Edimburgo 4 pt.
Chi sale – L’hanno sfiorata a più riprese, l’hanno inseguita a lungo, sfiorandola ed accarezzandola ma senza mai riuscire a conquistarla davvero. Ora, anche per le Zebre è giunto il meritato momento dei festeggiamenti, grazie alla vittoria su un campo estremamente ostico, l’Arms Park di Cardiff. I trascinatori, al solito, sono stati Brendon Leonard e Luciano Orquera, maestri in cabina di regia nel prendere per mano una squadra a cui, da adesso in poi, si spalancano nuovi orizzonti. Trova la redenzione anche il Benetton Treviso con un sontuoso secondo tempo contro la Red Army, spazzata via dal cuore e dall’intensità di Simone Favaro e Marco Fuser, dalla verve di Ludovico Nitoglia e dalla classe e dalla concretezza di Mat Berquist, calatosi subito nella veste di piazzatore biancoverde. Sfiancare l’avversario con una difesa aggressiva ed ordnata e aspettare il momento giusto per sferrare l’attacco decisivo: dopo aver beffato Ulster, la tattica dei Warriors porta i frutti sperati anche contro Leinster, piegato da un team ormai prepotentemente nell’élite celtico, dove sono da tempo gli Ospreys di Tito Tebaldi. I gallesi spadroneggiano in lungo e in largo contro Edimburgo, segnando cinque mete tra cui una, di Matthew Morgan, fortemente candidata a diventare la marcatura dell’anno. Prove di forza, invece, per Dragons ed Ulster; i primi puntano a rendere inespugnabile il loro fortino di Newport, mentre per i nord-irlandesi comincia di fatto un nuovo campionato.
Chi scende – Non è bastato il ritorno del fenomeno Halfpenny per scongiurare il capitombolo interno ai Blues, i primi a lasciare il passo ai bianconeri. Fallisce la prima, vera, prova di maturità il Munster, messo pesantemente sotto dai biancoverdi nella ripresa, con conseguenti nervi a fior di pelle per la Red Army, pagati con ben tre cartellini gialli. Drastico ritorno sulla terra. Sorpreso, invece, il Leinster dell’esordiente Lote Tuqiri, un debutto con non pochi dubbi vista la repentina sostituzione dopo appena mezz’ora. Gli irlandesi sono rimasti in gara anche troppo per quanto visto sul campo di gioco, non sfruttando le occasioni venutesi a creare. Deciso passo indietro anche per gli Scarlets nel derby di Newport, che conferma quanto modesta sia la franchigia di Llanelli, probabilmente tra le più altalenanti nel corso della stagione.
daniele.pansardi@olimpiazzurra.com
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