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Rugby

Pro12: risultati, classifica e bilancio della prima giornata

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Il primo round del Pro12 2013/2014 è andato in archivio non senza sorprese. L’Ulster, forte candidata alla vittoria finale, stecca la prima su un campo che si prospetta difficile per tutti nel corso della stagione: il Rodney Parade di Newport, la casa dei Dragons. I gallesi hanno sorpreso la franchigia di Belfast 15-8, in un match deciso dal piede di Jason Tovey. Convincenti, invece, gli esordi di Leinster (19-42 sugli Scarlets a domicilio) e di Munster, sbarazzatasi di Edimburgo 34-23; qualche problema in più per i Glasgow Warriors contro i Cardiff Blues, nonostante gli scozzesi abbiano poi avuto la meglio 22-15. Delle due italiane, purtroppo, vi abbiamo già riferito ieri sera, con i capitomboli di Treviso in casa contro gli Ospreys e la sconfitta di Galway delle Zebre opposte al Connacht.

Risultati

Scarlets – Leinster 19 – 42

Dragons – Ulster 15 – 8

Glasgow Warriors – Cardiff Blues 22 – 15

Connacht – Zebre 25 – 16

Benetton Treviso – Ospreys 19 – 24

Munster – Edimburgo 34 – 23

Classifica

1. Leinster e Munster 5 pt.
3. Connacht, Warriors, Ospreys e Dragons 4 pt.
7. Benetton Treviso, Ulster e Blues 1 pt.
10. Zebre, Scarlets e Edimburgo 0 pt.

Chi sale – Il figliol prodigo è tornato a casa. Jason Tovey ha fatto ritorno a casa, nei suoi Dragons – dopo un’infelice stagione ai Cardiff Blues – e ha subito preso in mano la squadra, conducendola al successo contro i più quotati Ulstermen con quattro penalty ed un drop. E con Tovey alla guida, la franchigia di Newport innalza di molto l’asticella della propria pericolosità. 22 punti a referto (una meta, quattro conversioni e tre piazzati) sono il biglietto da visita di Jimmy Gopperth, l’erede di Jonathan Sexton al Leinster; l’ex Newcastle è sembrato già a suo agio nei meccanismi dei dublinesi e nel giostrare una squadra che punta decisamente al bis. Eredità ancor più pesante per Ian Keatley al Munster, su cui non può che aleggiare lo spettro di O’Gara; l’irlandese, però, ha cominciato con il piede giusto, prendendo da subito le redini della Red Army (due mete propiziate). La mischia Ospreys si conferma la più solida del torneo davanti a quella trevigiana, che ha pagato la forza di Adam Jones&co. al Monigo; positiva la prestazione di Tito Tebaldi in chiave azzurra. Tra le fila trevigiane, spiccano i ritmi alti tenuti da un Fabio Semenzato decisamente in palla e la solidità della cerniera formata da Alberto Sgarbi e Luca Morisi, ma la vera arma in più è risultata essere uno scintillante Simone Favaro, imprescindibile per cattiveria agonistica e intensità difensiva.

Chi scendePaddy Jackson non ha ancora affinato il suo piede, come dimostrano gli otto punti mancati dall’apertura irlandese. Naturalmente sul banco degli imputati di Ulster non può finire soltanto Jackson, ma tutta una squadra da cui ci si aspettava una partenza senz’altro diversa. Non potevano fare di più, probabilmente, gli Scarlets ed è questo a dover preoccupare maggiormente in quel di Llanelli; il mercato ha indebolito la franchigia che difficilmente potrà togliersi diverse soddisfazioni nel corso della stagione. Discorso pressoché simile per Edimburgo, volenteroso e coraggioso ma apparentemente sprovvista dei mezzi necessari per riscattare la pessima stagione scorsa. Qualche buona individualità, ma davvero poco altro. Come già riportato in precedenza, ha sofferto la mischia chiusa del Benetton Treviso, ma i veri problemi per Franco Smith potrebbero essere rappresentati da una certa disorganizzazione offensiva.

 

daniele.pansardi@olimpiazzurra.com

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