Rugby

Pro12, si sblocca Treviso: Munster piegato 29-19

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Il Benetton Treviso batte un colpo e il Munster è domato. Con una splendida rimonta costruita nella ripresa, i Leoni abbattono la Red Army 29-19 e danno il vero kick-off al loro Pro12, sbloccandosi soprattutto a livello mentale. Semplicemente perfetto l’esordio di Mat Berquist dalla piazzola, una garanzia con il 100% di realizzazione e un’intesa con Gori già affinata. Continua a preoccupare, invece, la mischia chiusa.

In un Monigo da oltre 4000 spettatori, è subito la Munster a riversarsi in fase offensiva e, dopo un piazzato sbagliato di Keatley, a marcare la prima meta dopo 7′: Laulala mette ordine in mezzo al campo e accelera, l’ovale è mosso velocemente fino all’ala dove Keith Earls può volare in try zone. Treviso prova a mettere pressione alla difesa irlandese, costretta al fallo e a concedere a Mat Berquist i suoi primi punti in biancoverde. Munster che resta in 14 al 15′ per il giallo a Ronan, con il neozelandese concreto ad approfittarne dalla piazzola per il 6-5. Sarà una delle poche apparizioni dei Leoni nella metà campo ospite, impegnati maggiormente a difendersi nei propri 22 dagli assalti della capolista; il pack trevigiano evidenzia ancora difficoltà con le nuove regole di ingaggio ed una serie infinita di mischie, al 28′, porta ad una meta di punizione (6-12). Solo il piede di Berquist mantiene agganciata la franchigia della Marca sul 9-12 all’intervallo.

La ripresa inizia nel peggiore dei modi: Stephen Archer schiaccia la terza meta da una maul avanzante; 9-19 dopo la conversione di Keatley e match apparentemente compromesso. Ma la Red Army non ha fatto i conti con il piede di Berquist e la grinta di Ludovico Nitoglia; è l’ala romana a guidare la truppa biancoverde al minuto 49 con la meta che fa scattare la rimonta (16-19), mentre è la precisione del mediano a portare il match in parità sul 19-19 al 59′. E’ ancora uno scatenato Nitoglia, 120 secondi dopo, ad esaltare il Monigo completando il sorpasso, coadiuvato dall’infallibile Berquist (26-19). Una meta che fa definitivamente saltare in aria i nervi degli irlandesi, con due gialli in 3′ rifilati a Williams e Sheridan. Berquist è freddo e centra i pali nuovamente, per il suo personale 7 su 7 dalla piazzola che porta Treviso oltre il break (29-19). La Red Army cerca di metterla sul piano fisico e della potenza, ma gli uomini di Franco Smith gettano il cuore oltre l’ostacolo, resistono strenuamente – sfruttando anche l’ulteriore giallo sventolato questa volta ad Archer – e incassano un successo di importanza vitale per il prosieguo della stagione.

 

daniele.pansardi@olimpiazzurra.com

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