Rugby

Pro12: top e flop della seconda giornata

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TOP 

Benetton Treviso

Tobias Botes: assiste impotente alla debacle della mischia nel primo tempo da mediano di mischia, mentre da ala cerca di dare elettricità ad un Benetton a tratti svagato. Un furetto in occasione della meta di Nitoglia, propiziata con una splendida azione personale.

Ludovico Nitoglia: puntuale nel sostegno a Botes in occasione della meta, ma elevatosi rispetto agli altri anche per la buona copertura del campo in fase difensiva. Tra i pochi a salvarsi nella mediocrità generale.

Zebre

Brendon Leonard: il 13 volte All Black sta rispondendo in maniera positiva alle aspettative createsi per il suo arrivo. Partita dopo partita, il neozelandese diventa sempre più leader di una squadra in cui appare ormai indispensabile, per i ritmi che l’ex Chiefs riesce a conferire alla manovra offensiva bianconera. Esperienza e qualità al servizio di Cavinato.

Andrea Manici: tallonatore di ruolo, ma trequarti nelle gambe. La bella meta contro Munster ne è la conferma, per un giocatore destinato ad essere richiamato in maglia azzurra a novembre ed in continua crescita. C’è ancora da affinare la touche, ma la strada imboccata è quella buona. Intanto, il posto da titolare nelle Zebre diventa ancora più fisso.

Luciano Orquera: più che per la prestazione in sé, buona ma non esaltante, all’apertura azzurra va riconosciuta la splendida furbata sulla prima marcatura bianconera, beffando in modo rocambolesco la difesa Munster e sorprendendo i suoi stessi compagni.

FLOP

Benetton Treviso

La mischia: in teoria, il punto di forza dei biancoverdi e della nazionale italiana. Eppure, per il secondo match consecutivo, il pack trevigiano è stato annichilito dagli avversari. E se contro gli Ospreys le difficoltà risultavano comprensibili, al cospetto degli Scarlets – squadra certamente non radicata sulla mischia – ci si aspettava un Benetton quantomeno stabile se non dominante nella fase su cui si basa gran parte del gameplan biancoverde. Spazzata via quella, a Zanni&co sono rimaste ben poche certezze. Il resto è tutto nelle due mete gallesi…

Zebre

Kameli Ratuvou: se Leonard ha praticamente già preso in mano la squadra, lo stesso non si può dire dell’altro straniero più atteso. Il figiano è ben lungi dal fare la differenza, causa anche lo scarso utilizzo degli ultimi tempi che ne fanno un giocatore ancora imballato. A macchiare la sua opaca prestazione anche un evitabilissimo cartellino giallo.

Ruggero Trevisan: l’impressione è che raramente sappia davvero cosa fare con l’ovale in mano per contrattaccare. Inoltre, mostra lacune nella copertura del campo e nel gioco tattico, con pochi calci di spostamento ben portati. L’inizio non è dei migliori.

Samuela Vunisa: l’Eccellenza e le amichevoli pre-campionato fanno parte di un’altra realtà e il n°8 figiano lo sta pagando sulla propria pelle. L’impatto nella lega celtica non è stato indimenticabile per l’ex Calvisano, finora mai incisivo e poco abituato ai ritmi ben più elevati del Pro12. Dall’essere dominante, all’essere dominato, almeno per il momento.

Foto: Huw Evans Agency

daniele.pansardi@olimpiazzurra.com

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