Rugby

Rugby, al via il Pro12 2013/2014: la presentazione

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E’ un Pro12 sensibilmente impoverito quello che si presenta ai blocchi di partenza della nuova stagione. Meno appeal, minori risorse economiche rispetto ad Inghilterra e (soprattutto) Francia hanno portato ad un esodo di stelle (Sexton, Roberts, Lydiate, North, Foutali’i) che, però, sembra essere soltanto il minore dei mali. E’ notizia di due settimane fa, infatti, della decisione della RaboDirect – il principale sponsor attualmente della lega – di non rinnovare il contratto con il board celtico, di conseguenza senza partnership per la prossima stagione, almeno per il momento. Ma in periodo di magra, non sarà così facile porvi rimedio.

Cielo plumbeo, dunque, per quanto riguarda il futuro di una competizione che, nonostante tutto, può garantire ancora intensità e spettacolo. La griglia di partenza vede in prima fila le due finaliste dello scorso maggio, con l’Ulster sulla carta più attrezzata rispetto ai cugini di Leinster, campione in carica. I nord-irlandesi hanno monopolizzato per larghi tratti la regular season 2012/13 con una squadra giovane e con ampi margini di crescita, rimasta immacolata durante l’estate ed immune agli scossoni del mercato. Diverso il discorso per i dublinesi, privati di Sexton, Nacewa (rimpiazzato però da Kirchner) e di coach Schmidt; toccherà al nuovo allenatore, l’ex Leicester O’Connor, mantenere Leinster ai vertici del rugby celtico ed europeo, obiettivo tutt’altro che difficile con una schiera di talenti del genere. Brian O’Driscoll, inoltre, ha confermato il suo ritiro al termine della stagione, e la leggenda irlandese non vorrà certo lasciare a mani vuote. Chi possono realmente pensare di infastidire le cavalcate Irish sono i Glasgow Warriors, terza forza della passata stagione. Il club scozzese, ancora nelle sapienti mani di Townsend, ha mantenuto l’ossatura che l’ha portato ad essere la sorpresa detalllo scorso anno e, con un anno di esperienza in più, potrebbe togliersi importanti soddisfazioni.

Tre potenze che appaiono qualche gradino più su rispetto al manipolo delle altre contendenti, guidato dalla Red Army. Il Munster difficilmente ripeterà l’opaca stagione 2013 con sole 11 vittorie e si candida ad essere tra le principali protagoniste del torneo. L’addio di O’Gara potrebbe non pesare eccessivamente, mentre dal mercato sono arrivati due ottimi rinforzi come Van den Heever e Conway per dare maggiore brio alla trequarti. A Limerick la luce potrebbe tornare ad accendersi. Meno attrezzati, in teoria, gli Ospreys, con le cessioni di Foutali’i (al suo posto il nostro Tito Tebaldi) e Jonathan Thomas; la franchigia di Swansea potrà contare al solito su un’eccellente mischia, ma forse poco altro. Seguono a ruota altre due gallesi, Scarlets e Cardiff Blues, oltre al nostro Benetton Treviso, tutte con il tarlo dei playoff in testa ma, più verosimilmente, destinate a lottare per un posto nella prima metà della classifica. Da Llanelli hanno fatto le valigie in tanti, indebolendo non poco la semifinalista dell’ultimo campionato, mentre i Blues hanno trattenuto Halfpenny e puntano a riscattare il poco onorevole nono posto conquistato nella scorsa spedizione. Treviso (qui per una presentazione dei biancoverdi), dal canto suo, vuole innanzitutto ribadire la propria crescita e magari migliorare il settimo posto ottenuto a maggio; la dirigenza punta al risultato come non mai nei primi tre anni celtici e Franco Smith e i suoi uomini dovranno essere capaci di sfruttare tutte le occasioni che si presenteranno. Sognare i playoff si può, ma non dall’inizio.

Nelle zone meno nobili della classifica, potrebbero tentare la scalata Connacht e Dragons, autori di un brillante mercato. In particolare, gli irlandesi appaiono una squadra maggiormente solida rispetto agli ultimi anni, anche se il loro destino sembra essere già segnato; idem dicasi per la franchigia gallese, comunque maggiormente equipaggiata rispetto alle recenti annate. Dragons che potrebbero lasciare il penultimo posto all’Edimburgo, un’incognita dopo aver cambiato l’intera gestione tecnica. Gli scozzesi si affideranno al solito metaman Tim Visser, ma risalire la china non sarà il più facile dei compiti. L’ultimo posto in classifica sembra essere nuovamente riservato alle Zebre, ma gli uomini di Andrea Cavinato probabilmente agguanteranno quelle vittorie spesso sfuggite per un soffio nel primo anno di vita (qui per una presentazione dei bianconeri), indispensabili per poter scalfire l’indifferenza della città di Parma nei propri confronti. Ci riusciranno?

 

daniele.pansardi@olimpiazzurra.com

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