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Tiro a volo

Scocchetti in esclusiva: “Rio è ancora lontana, adesso mi godo questo argento”

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Nemmeno il “giallo” sul fucile ha privato Simona Scocchetti del podio iridato. All’inizio della terza serie di qualificazione, infatti, qualcuno ha messo in sicura il fucile dell’atleta dell’Esercito che quando ha premuto il grilletto si è vista passare il piattello sopra la testa. Il colpo non era partito. Errore senza il quale la folignate sarebbe andata direttamente in semifinale. “In 14 anni non mi era mai capitata una cosa simile” ha dichiarato in esclusiva la vicecampionessa mondiale che da Lima ci ha rilasciato questa intervista.

Le tue qualità erano note già da tempo, tuttavia non eri mai riuscita a fare una bella gara dall’inizio alla fine. Hai fatto qualche allenamento particolare per migliorare questo aspetto?

“Una bella gara dall’inizio alla fine l’ho fatta a Granada, stabilendo il nuovo record del mondo di 74/75 che qui hanno eguagliato, tuttavia non ero riuscita a salire sul podio chiudendo quarta. Ad inizio stagione ho iniziato a lavorare con il nuovo ct Andrea Benelli e abbiamo affinato qualche piccolo dettaglio tecnico ma soprattutto c’è stata una crescita mentale. Non è stato fatto nessun lavoro particolare, forse sarà la tranquillità che da l’essere seguiti da un grande ct e sicuramente l’età che avanza!”.

All’Indian open Shotgun Championship dedicasti la vittoria ai due marò. Questa medaglia a chi la dedichi?

“Questa medaglia la dedico a tutte le persone che hanno creduto in me, al Ct, all’Esercito Italiano che mi da la possibilità di vivere di questo, alla mia famiglia che mi supporta e sopporta in tutti i momenti e soprattutto al mio compagno Marco che mi sopporta in tutti i sensi, ansie, tensioni, gioie e dolori. Poi il mio campo di allenamento – il Tav Bottaccia – è abbastanza distante da casa e spesso mi assento da casa per più giorni perché mi fermo lì. Ringrazio di cuore Celso e la famiglia Giardini per tutto quello che ha fatto per me. Infine dedico questa medaglia a Giampiero Malasomma che qualche giorno fa è venuto a mancare, il mio cambiamento è iniziato con lui nel 2010”.

La tedesca era imbattibile? Hai qualche rammarico per la finale?

“Ho solo il rammarico che avrei potuto fare qualcosina di più ma la tedesca era veramente imbattibile, ha sparato una semifinale e una finale impeccabili, semplicemente bellissima da vedersi!”.

Ti piace il nuovo regolamento?

“Il nuovo regolamento è un’incognita, oltre tanta bravura bisogna avere tanta fortuna”.

A Rio ci pensi? In squadra ci sarà una bella lotta per strappare il pass olimpico.

“Rio è un sogno molto molto lontano ancora, io percorrerò la mia strada e ce la metterò tutta ma sono consapevole che dovrò fare moltissimo per arrivare a giocarmi una possibilità; le mie compagne hanno molta più esperienza e molti più risultati alle spalle rispetto a me. Sarà durissima”.

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francesco.drago@olimpiazzurra.com

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