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Tokyo 2020: quale sarà l’ultimo sport olimpico?

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Oramai conosciamo la città che ospiterà i Giochi Olimpici del 2020: sarà Tokyo, la capitale giapponese. Ciò che ancora non è noto, è il nome dell’ultimo sport che andrà a comporre il programma olimpico: in lizza ci sono la lotta, il baseball (con la sua versione femminile, il softball) e lo squash. A chi toccherà l’onore?

Lo squash rappresenterebbe la vera novità: sport molto praticato, non ha mai avuto la possibilità di avere una vetrina importante come quella olimpica. I suoi punti deboli, però, sono molti. La verità è che non ci sarebbe molto interesse complessivo a livello globale, visto che le medaglie se le giocherebbero Francia, Gran Bretagna ed Egitto, con la possibile incursione di qualche olandese, mentre agli altri Paesi non resterebbe molto. Inoltre la presenza di altri sport giocati con le racchette (tennis, ping pong e badminton) non gioca di certo a favore dello sport.

Più consistente è la candidatura del baseball\softball, sport che è stato olimpico dal 1992 al 2008 (dal 1996 al 2008 per quanto riguarda il softball). Il suo punto forte, oltre alla sempre maggior diffusione di cui gode questo sport, è il sostegno che incasserà da Paesi importanti: innanzi tutto gli Stati Uniti, che già hanno provveduto a modificare il regolamento dei Mondiali, introducendo i professionisti con la creazione del World Baseball Classic, potrebbero sostenere la candidatura di uno degli sport più amati dal proprio popolo, a patto che, per l’appunto, venga concesso di giocare ai professionisti; a questo si aggiunga che il baseball è uno degli sport più amati e più praticati proprio in Giappone, Paese che ha già conquistato molte medaglie olimpiche tra baseball e softball.

A spingere in favore delle lotta ci sono invece due elementi principali. Innanzi tutto la tradizione, visto che la lotta è sempre stata presente alle Olimpiadi moderne sin dal 1896, con l’esclusione di Parigi 1900, e che già esisteva al tempo delle Olimpiadi antiche. In secondo luogo, la lotta sarà sostenuta da quelle decine di piccoli comitati olimpici che hanno in questo sport una delle poche possibilità di vincere medaglie olimpiche: parliamo di alcuni Paesi dell’Est Europa, nonché delle repubbliche del Caucaso e dell’Asia Centrale, ai quali potrebbero aggiungersi Paesi importanti come Iran, Turchia e Cuba.

Dal nostro punto di vista, la speranza è quella che la lotta venga conservata in nome della tradizione olimpica, ed anche della diffusione globale di questo sport, che è superiore a quella degli altri due. Dall’altro lato, il timore è che la vittoria di Tokyo per l’organizzazione dei Giochi abbia assestato un colpo decisivo in favore del baseball.

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giulio.chinappi@olimpiazzurra.com

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