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Volley, Europei 2013: Italia, nulla da fare. Troppa Serbia

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Niente da fare. Questa Italia è troppo piccola e questa Serbia è troppo più forte. Le azzurre vengono battute dalle campionesse in carica nei quarti di finale degli Europei di volley.

A Zurigo (Svizzera) le ragazze di Marco Mencarelli ci hanno provato a larghi tratti, ma il punteggio finale rispecchia quanto si è visto in campo: un 3-0 (25-14; 28-26; 25-18) che non ammette repliche

 

L’Italia non commette troppi errori, gli svarioni non sono moltissimi come capitato in altre occasioni: oggi il problema era nelle avversarie, troppo superiori per essere affrontate alla pari per tutta la durata dell’incontro. Certo, le azzurre devono rammaricarsi per aver sciupato tre set point (non consecutivi) nel secondo set ma l’impressione è che il match non sarebbe cambiato più di tanto.

 

Già nel primo set si era capito che sarebbe stata una mission impossible. Sul servizio della Ognjenovic, la Serbia realizza un parziale addirittura di 9-0 in apertura e mette subito i conti in chiaro. Una magica Brakocevic completa il numero.

Nel secondo set tre muri consecutivi della Guiggi ci vanno sognare in apertura. Le quattro lunghezze di vantaggio ci aiutano ad arrivare alla pari fino a 17. La lotta punto a punto si dilunga. Primo set point Italia annullato dalla Brakocevic, il secondo scappa via per un errore di Sorokaite in battuta, il terzo per un diagonale out della Costagrande, mentre la Serbia concretizza alla prima occasione.

Il terzo set scappa via grazie a due parziali da quattro e cinque punti messi a segno dalla Serbia in apertura e in dirittura d’arrivo.

 

17 errori per l’Italia, 12 aces slavi contro i 3 azzurri, 11 muri a 9. Numeri chiari che spiegano quanto accaduto in campo.

Mencarelli era partito con: Noemi Signorile in palleggio, Valentina Diouf top scorer (14), Indre Sorokaite di banda al posto della Bosetti e in compagnia di Costagrande (davvero opaca), Arrighetti e Guiggi al centro, De Gennaro libero. Ma quando dall’altra parte ci sono martelli come Braocevic, Molnar, Rasic, Nikolic c’è poco da fare.

 

Una giovane Italia, appoggiata dalle veterane, esce prematuramente dalla competizione con delle prestazioni certamente non di livello. Un vero peccato, perché bastava vincere contro il Belgio per avere un cammino in discesa nei turni ad eliminazione diversa. Forse ora staremmo parlando di altro…Ma con i se e con i ma…

Ora servirà lavorare duramente: l’anno prossimo ci saranno i Mondiali in Italia.

 

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