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Anversa 2013: Biles, Campionessa del Mondo! Ferrari sesta!

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Simone Biles è la nuova CAMPIONESSA DEL MONDO! Una Venere nera venuta dallo spazio ha letteralmente sfiancato la resistenza di una concorrenza spietata e si è incoronata reginetta per la notte più bella dell’anno. Non avrà un vestito lungo, ma un body rosa. Non avrà le ali, ma ha volato come una farfalla nel giorno più bello della carriera.

 

Al primo colpo, al primo anno da senior, la ragazzina di Columbus si prende lo scettro della Polvere di Magnesio e scoppia in un pianto lunghissimo nel Pala Lotto di Anversa. Il titolo rimane negli Stati Uniti d’America, dopo la vittoria di Jordyn Wieber a Tokyo 2011 e quella di Gabrielle Douglas alle Olimpiadi di Londra 2012. Sono loro le più forti.

 

Il fantascientifico 60.216, sfondando ancora una volta il sempre leggendario muro dei 60 punti, che è uscito fuori dopo due ore di battaglia è l’espressione di un talento cristallino, tutto potenza e muscoli, poco aggraziata ma estremamente efficace. Ha puntato tutto sull’acrobatica, ha forse tolto qualcosa al mondo dell’artistica, ma è estremamente efficace ed emozionante.

Il punteggio, però, con cui ha distaccato di nove decimi la connazionale Kyla Ross (59.932) non spiega al meglio l’andamento della gara. La Biles era al secondo posto dopo tre rotazioni. Al comando, infatti, c’era l’olimpionica con 16 piccoli millesimi di vantaggio. Al corpo libero, però, la nuova Campionessa si esibiva in una routine spettacolare (15.233) come ci si aspettava e stritolava la compagna di squadra.

Dopo il solito Amanar che in apertura sembrava aver già chiuso la gara (15.850), la Biles veniva sorpassata colpo su colpo dalla Ross: prima le risucchiava quattro decimi alle parallele (15.100 a14.700) grazie a un esercizio meraviglioso e tirato a meraviglia, poi un altro decimo alla trave (14.533 a14.433). Kyla Ross si può consolare con il prestigioso Premio Eleganza: orologio Longines, 5000 dollari di premio, trofeo personale.

 

Terza Aliya Mustafina (58.856). Parte malissimo al volteggio (14.891), non sfrutta al meglio i suoi staggi (15.233, sopravvalutati), 14.166 alla trave ma poi con un corpo libero di eccellente livello (14.566) dava la stoccata finale e volava verso un meritato bronzo. La tartara, dopo il bronzo olimpico, torna sul podio più importante e si conferma la migliore europea.

La Iordache le arriva ancora alle spalle (57.766) a causa di una clamorosa caduta alla trave. Lo scricciolo di Bucarest sbaglia proprio il suo attrezzo (13.833), quello in cui è indubbiamente la migliore del circuito. La rumena però fa saltare il banco al quadrato magico (14.700) ma si deve accontentare della quarta posizione.

Quinta la cinese Yao Jinnan (57.632) entrata nella storia della ginnastica per avere esibito il leggendario Mo Salto alle parallele (15.333).

 

Vanessa Ferrari è eterna. A 23 anni (li compirà tra un mese) conquista una bellissima sesta posizione con una grinta da Leonesse infinita. Le ragazze che le sono arrivate davanti sono tutte nettamente più giovani di almeno 4 anni! La bresciana ottiene così il miglior piazzamento nell’all-around dopo il leggendario titolo mondiale del 2006 e il bronzo dell’anno successivo. Il punteggio finale (56.732) poteva anche essere superiore se avesse condotto delle parallele migliori (13.700). L’inizio non è stato dei migliori, poi si è sciolta e ha eseguito una gara fantastica.

Il corpo libero è di grandissimo livello (14.466) nonostante il mancato collegamento del salto indietro allo Tsukahara e una imprecisione sul doppio carpio: 3-4 decimi sono scappati via come niente. Con questo esercizio, perfezionato al top, è davvero da medaglia!

L’esercizio alla trave si conferma di un buon livello, degno di una finale (14.166). Al volteggio va via tranquilla (14.400).

 

Carlotta Ferlito si classifica all’undicesimo posto (55.399, migliora due piazze rispetto alla qualifica). Prima dell’ultima rotazione era addirittura settima, poi un brutto errore alle parallele (13.233) la faceva piombare al di fuori della top ten. Alla trave si deve fermare a 14.100, nonostante un bellissimo esercizio, ancora sottovalutato. 13.733 al corpo libero, 14.333 al volteggio.

 

Victoria Moors è riuscita finalmente a esibire il fantomatico Silivas teso e a cambiare la storia della ginnastica artistica: ora ci sarà anche la difficoltà I nel codice dei punteggi.

 

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