Biathlon, i giovani azzurri si allenano a Obertilliach

A Obertilliach, nel Tirolo austriaco, è iniziata la fase conclusiva di allenamento per gli junior e i giovani della squadra nazionale di biathlon. A dirigere la squadra Moreno Montello con Nicola Pozzi (Barbara Ertl è appena diventata mamma). I “compiti a casa” sono fatti, da ora in poi si raffinerà la preparazione, trovandosi ogni seconda settimana per uno stage di allenamento collettivo. A Obertilliach l’accento è stato posto su lunghe camminate in montagna, su lavori di rafforzamento nei boschi, su innumerevoli chilometri macinati sugli skiroll, per “caricare” di forza i muscoli dei giovani atleti. E al poligono si sono susseguiti gli esercizi di tiro, sempre vari, sempre costellati di giochi e sfide particolari.

“Ogni biathleta spara all’incirca 10.000 colpi a stagione. Quindi il lavoro al poligono ci preme tantissimo, dato che per fortuna nella corsa tutti sono già abbastanza bravi”, riassume Moreno Montello, che ha trovato in Filippo Mozzi un assistente molto impegnato.

Nicola Pozzi, già atleta di valore, ora fa parte dello staff degli allenatori. Si cura dei giovani e li porta verso un ripido sentiero di montagna, ove i cinque (accanto alla gardenese Runggaldier troviamo la vice-campionessa del mondo, la sappadina Lisa Vittozzi nonché i piemontesi Martina Sirigu, Luca Ghiglione e Andrea Baretto) per ben dieci volte salgono con la tecnica dei “balzi”, sempre ad andatura regolare, intensa, per 40 secondi alla volta. Ognuno lo fa con passione, con impegno, perché sa, quali sono gli obiettivi della stagione. Nonostante debbano tutti combinare lo sport a livelli molto alti con la scuola che tuttora frequentano.

Nella squadra junior non si trovano femmine. “Abbiamo avuto delle annate più deboli”, sintetizza Montello. Quindi sono gli altoatesini Plaickner e Demetz, il lombardo Saverio Zini e gli aostani Federico Di Francesco e Xavier Guidetti a formare il gruppo che probabilmente sarà anche la squadra che l’Italia presenterà ai mondiali junior a Presque Isle, nel Maine statunitense, nei prossimi mesi di febbraio e marzo.

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