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Boxe, Cappai il nome nuovo tra i ‘vecchietti’ intramontabili

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I Mondiali di boxe in corso di svolgimento ad Almaty (Kazakistan) sono ormai entrati nella fase più calda: gli ottavi di finale rappresentano il confine tra una rassegna iridata solo discreta e l’ingresso nel gotha internazionale.

Tra i grandi è entrato a far parte ufficialmente Manuel Cappai. Che il peso mosca leggero fosse un talento era cosa nota: non è da tutti partecipare ad un’Olimpiade a soli 20 anni. Lo scorso anno, a Londra, i compagni di squadra lo coccolavano: “Si farà“, dicevano…

15 mesi dopo, Cappai ha compiuto l’atteso salto di qualità: più maturo e consapevole dei propri mezzi, ha imparato tantissimo nelle lunghe settimane di preparazione con icone del calibro di Roberto Cammarelle e Clemente Russo. L’ingresso tra i magnifici otto del mondo ne è una naturale conseguenza, l’ideale connubio tra qualità tecniche ed una motivazione volta a raggiungere l’apice di questo sport.

Ora il giovane azzurro sarà opposto al cubano Yosvany Veitia Soto, suo coetaneo e tra i favoriti per l’oro iridato. Una sfida impegnativa, ma in cui l’italiano ha le doti per giocarsela ad armi pari. Comunque vada, l’Italia può sorridere per aver trovato un nuovo campioncino in vista delle Olimpiadi di Rio 2016.

Se Cappai può definirsi la classica ventata di novità, il ‘gruppo storico’ sin qui ha dimostrato di aver ancora tantissimo da dare al movimento pugilistico italiano. Quest’oggi Clemente Russo ha liquidato in totale surplace la pratica Jim Andreasen. ‘Tatanka’, lontano dal ring dalla scorsa primavera, ha denotato una crescita di condizione rispetto al debutto non proprio brillante con il georgiano Levan Guledani. Tolta la ruggine di dosso, il 31enne di Marcianise sarà pronto a giocarsi un risultato importante, magari in un possibile remake della semifinale di Londra 2012 con l’azero Teymur Mammadov.

Domani saliranno sul ring ben 4 azzurri a caccia del pass dei quarti di finale. Nei primi incontri disputati, hanno destato un’ottima impressione Vincenzo Mangiacapre (apparso subito a suo agio tra i pesi welter), Domenico Valentino e l’intramontabile Roberto Cammarelle, a 33 anni ancora in perfetta forma fisica e capace di infliggere una lezione di boxe al francese Tony Yoka. Domani, però, sarà anche il giorno di Simone Fiori. Il 23enne mediomassimo pugliese affronterà il temibile russo Nikita Ivanov, testa di serie n. 3 del tabellone, in un incontro che rappresenterà una sorta di spartiacque per la carriera di un talento sin qui non espresso appieno: in caso di vittoria, si aprirebbero nuove orizzonti.

 

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federico.militello@olimpiazzurra.com

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