Calcio
Calcio, tanti gli italiani all’estero: fuori c’è più fiducia nei giovani
Sono sempre di più, nelle ultime stagioni, i giovani calciatori italiani che preferiscono avventure all’estero alle proposte di rimanere in Italia. Il fascino della Premier, della Liga e della Bundesliga – per citare i principali campionati stranieri – non basta però a spiegare queste continue migrazioni: dietro c’è di più. C’è infatti la possibilità di giocare da protagonista, magari anche nelle Coppe Europee, senza le pressioni che un ventenne deve sopportare in Serie A.
Gli ultimi esempi, che hanno dato adito a numerose polemiche e discussioni in estate, sono quelli di Luca Caldirola e Giulio Donati, finiti rispettivamente a Werder Brema e Bayer Leverkusen. Il primo sta reggendo con risultati alterni la difesa degli arancioverdi noni in classifica, mentre per il secondo il cambio di maglia è coinciso con il passaggio dalla retrocessione in Lega Pro (Grosseto) all’esordio in Champions League a Old Trafford contro il Manchester United. E la stagione promette più che bene, con il club rossonero terzo ad un solo punto dal Bayern Monaco capolista.
Chi sta vivendo un momento magico è Graziano Pellè, che si sta confermando ad altissimi livelli in Olanda dopo uno scorso anno straordinario. Con dieci reti in nove partite, infatti, l’ex Parma ha trovato la sua dimensione perfetta al Feyenoord e non vuole più smettere di segnare. Regala spettacolo anche Marco Verratti, faro del PSG (in cui militano anche Salvatore Sirigu e Thiago Motta) primo in Ligue1 a pari punti con il Monaco, mentre l’ex azzurro Domenico Criscito è tornato in campo dopo un lungo stop a causa di un infortunio al ginocchio. Cinque presenze per Fausto Rossi al Real Valladolid in Liga, stesso numero per la punta di proprietà della Lazio Antonio Rozzi con la maglia del Real Madrid Castilla (la squadra B delle Merengues).
E gli esempi non finiscono qui, anche se si sconfina su età maggiori: Federico Piovaccari (29 anni) vive da re a Bucarest, con apparizioni e gol decisivi in Champions League e campionato (cinque in sei giornate). I giovani italiani su cui puntare, dunque, non mancano: peccato che a farlo siano i club stranieri e non quelli del nostro calcio.
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francesco.caligaris@olimpiazzurra.com
Twitter: @FCaligaris
Foto da: Getty Images