Ciclismo
Ciclismo: i piazzamenti degli italiani nelle Classiche Monumento
Concluse le cinque Classiche Monumento della stagione ciclistica, andiamo ad analizzare, per ciascuna di esse, quali sono stati i risultati dei corridori italiani.
Milano-Sanremo: la Classicissima, la Primavera. Tanti i nomi assegnati a questo vero e proprio pilastro del ciclismo Mondiale. In realtà, quest’anno, di primavera si è visto poco, considerando le temperature invernali e la neve caduta sulla corsa e che ha impedito alla carovana di percorrere il passo del Turchino. In quell’ocasione il migliore italiano è stato Luca Paolini, quinto, mentre sul podio hanno chiuso Gerald Ciolek, Peter Sagan e Fabian Cancellara. Il corridore della Katusha ha mostrato, per l’ennesima volta in carriera di avere una grande abilità tattica oltre che una duttilità fuori dal comune. Nell’occasione mancò l’aggancio al primo gruppo Filippo Pozzato, staccato sulla salita del Poggio senza riuscire ad entrare nella lotta finale per le prime posizioni.
Giro delle Fiandre: più complessa, per gli azzurri, la situazione nelle classiche del Nord. Nel Giro delle Fiandre il migliore è stato Daniel Oss, 12esimo, dimostratosi competitivo ma non incisivo per le prime posizioni. Ha fatto bene anche Oscar Gatto, che però ha pagato la scarsa esperienza in questo tipo di corse attaccando nelle retrovie del gruppo la fase fondamentale della gara a meno di 20 chilometri dal traguardo. Probabilmente avrebbe meritato qualcosa di più della 15esima posizione finale.
Parigi-Roubaix: naufragato Pozzato, che ha avuto dei problemi di condizione evidenti, è rimasto poco di italiano nelle prime posizioni. Il migliore, 21esimo, è stato ancora una volta Luca Paolini (penalizzato da una foratura quando sembrava indirizzato verso una comoda Top 10), davanti proprio a Pozzato. Poco, molto poco dal collettivo azzurro, dal quale ci si poteva aspettare sicuramente di più. Va detto che, per causa di forza maggiore, non ha potuto partecipare alla campagna del Nord Alessandro Ballan, negli scorsi anni sempre tra i migliori.
Liegi-Bastogne-Liegi: tornano nelle prime posizioni gli italiani. Il migliore è stato Michele Scarponi, quinto ma nel gruppetto che si è giocato la vittoria. Il marchigiano si è dimostrato un corridore veramente adatto a corse di un giorno dure come la Liegi ma non è riuscito a trovare il podio. Alle sue spalle, primo nello sprint degli inseguitori, ha chiuso Enrico Gasparotto, a sua volta abile ad uscire bene dalle varie cotes che caratterizzano il percorso della Doyenne. Per chiudere i primi venti si segnalano la 14esima posizione di Rinaldo Nocentini, una sicurezza in termini di piazzamenti, e la ventesima piazza di Diego Ulissi.
Mondiale di Firenze: non è propriamente una Classica Monumento ma il valore è quello. Il migliore, tra i nostri, è stato Vincenzo Nibali, quarto. La squadra azzurra ha fatto il bello e il cattivo tempo in corsa, facendo la selezione in almeno due occasioni della gara. Ha penalizzato la nazionale di Paolo Bettini qualche caduta di troppo, ma il risultato arrivato è comunque apprezzabile. Hanno chiuso in 16esima e 17esima posizione Michele Scarponi e Filippo Pozzato. Scarponi si è reso protagonista di un’ottima gara, facendo il forcing decisivo per l’attacco arrivato in porto, mentre Pozzato ha atteso in gruppo lo sviluppo della corsa senza però riuscire a raggiungere la linea d’arrivo con Cancellara e Sagan, il suo ipotetico compito della vigilia.
Il Lombardia: un altro quinto posto, questa volta a carico di Enrico Gasparotto, incredibilmente non convocato per il Mondiale corso solo 7 giorni prima. Si sono difesi molto bene anche Franco Pellizotti e Ivan Santaromita, rispettivamente ottavo e nono con una gara di rimessa. Hanno chiuso più indietro, ma risultando decisamente più propositivi Ivan Basso e Domenico Pozzovivo. In particolare è risultato in forma il secondo, che però non è riuscito a fare la differenza nel finale, forse anche a causa di una caduta che l’ha limitato nelle fasi cruciali. Da segnalare i ritiri di Vincenzo Nibali, caduta, e Michele Scarponi, problemi gastro-intestinali, che erano segnalati come i più in forma tra gli azzurri.
gianluca.santo@olimpiazzurra.com
Foto: svelo.eu
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