Ciclismo

Ciclismo: il pagellone del 2013, seconda parte

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Proseguiamo il nostro viaggio nella stagione appena conclusa di ciclismo su strada con la seconda parte del pagellone che ci permette, corridore per corridore, di analizzare le prestazioni degli atleti più in vista. In attesa di coloro che hanno faticato più del previsto, oggi ci soffermeremo su corridori che hanno conquistato buoni piazzamenti e risultati, magari senza grande continuità.

PAOLINI Luca, voto 7,5: inizia bene nelle classiche con l’Het Nieuwsblad, in cui vince. Coglie un’ottimo piazzamento alla Sanremo, in cui è quinto, e risulta il miglior italiano alla Roubaix salvo poi venire fermato da una foratura. Nonostante questo, si presenta al suo primo Giro d’Italia e conquista un successo di tappa e la Maglia Rosa. Prepara a puntino il Mondiale e, fino alla caduta, conduce egregiamente le danze. Il tutto, con l’ormai celebre padella. 

MORENO Daniel, voto 7: vince la Freccia Vallone e due tappe alla Vuelta, ma gli manca ancora qualcosa negli appuntamenti più importanti.

CIOLEK Gerald, voto 7: una Sanremo che vale la stagione, per non dire la carriera. Nella Primavera è bravissimo ad entrare nell’azione decisiva. Per il resto coglie successi minori e piazzamenti, ma non torna agli stessi livelli.

URAN Rigoberto, voto 7: coglie il podio al Giro, secondo dietro Nibali, per poi farsi vedere nuovamente davanti nel finale di stagione. Al mondiale una caduta gli preclude la possibilità di giocarsi la maglia iridata.

VANMARCKE Sep, voto 7: sfiora la vittoria alla Roubaix e, nonostante il resto della stagione non sia così brillante, quella prova vale tutto questo voto.

PORTE Richie, voto 7: gregario essenziale per Froome al Tour, riesce anche a togliersi qualche soddisfazione personale. L’anno prossimo tornerà, molto probabilmente, ad essere capitano in grande giro e potremo capire quale sarà il suo vero livello.

KANGERT Tanel, voto 7: gregario stratosferico per Nibali al Giro, un corridore molto interessante che in futuro potrebbe anche volere spazio per sè, considerando i risltati ottenuti con compiti di gregariato.

GASPAROTTO Enrico, voto 7: sesto alla Liegi e quinto al Lombardia, risulta il miglior italiano nelle classiche impegnative. Peccato non sia stato convocato per il Mondiale, sarebbe stato un’ottima freccia nella faretra di Paolo Bettini.

MAJKA Rafal, voto 7: il polacco esce alla grande nel finale di stagione, arrivando addirittura sul podio del Lombardia, una classica molto esigente. Nel futuro, lavorando, può diventare un ottimo pretendente per le corse più impegnative.

PINOT Thibaut, voto 7: talento del ciclismo transalpino, fa vedere le cose migliori alla Vuelta, corsa nella quale è tra i migliori in salita.

NIZZOLO Giacomo, voto 7: porta a termine un’ottima stagione, con tanti piazzamenti al Giro e il secondo posto al GP Plouay, nel quale è battuto solo da Pozzato. Un ottimo velocista che tiene anche in salita.

ULISSI Diego, voto 7: nelle corse impegnative più brevi, ormai, è ai livelli dei migliori al mondo. Se riuscirà a diventare competitivo anche oltre i 240 chilometri, potrebbe risultare una carta importantissima per l’Italia. Il finale di stagione è da incorniciare.

VISCONTI Giovanni, voto 7: due vittorie di tappa al Giro, una più bella dell’altra, bastano a salvare la stagione. Nel finale è sfortunato, ma al Mondiale si rende comunque utile alla causa. Il prossimo anno dovrà cercare la consacrazione nelle classiche più importanti.

BETANCUR Carlos Alberto, voto 7: fino al termine del Giro d’Italia corre benissimo, con 2 piazzamenti nelle classiche delle Ardenne e una corsa Rosa in cui è protagonista. Vince la maglia bianca e sfiora una tappa. Poi, però, sparisce fino al Mondiale, in cui si fa vedere nuovamente davanti, ma senza la brillantezza necessaria.

AGNOLI Valerio, voto 7: indispensabile per Vincenzo Nibali al Giro, è deluso per la mancata convocazione al Mondiale, probabilmente meritata.

CHAVANEL Sylvain, voto 7: competitivo in tante corse, ma nonostante l’età che avanza gli manca ancora una vittoria di peso. E spesso le tattiche si rivelano troppo spregiudicate.

BARGUIL Warren, voto 7: un nome importantissimo per il futuro. Per il momento si accontenta di due tappe alla Vuelta. Un ottimo corridore, anche in ottica grandi giri.

PINOTTI Marco, voto 7: ultima stagione da professionista, ma è ancora protagonista fino al Mondiale, in cui centra una splendida settima posizione. Mancherà al mondo del pedale.

ARU Fabio, voto 7: come prima stagione da pro non c’è male. Interessante, in particolare, il suo Giro d’Italia, in cui resiste fino alle ultime con i migliori in salita. Già dall’anno prossimo potrebbe giocarsi la classifica generale.

GATTO Oscar, voto 6,5: splendida la vittoria alla Dwars Door Vlaanderen, poi per non riesce a ripetersi nel vero Fiandre, per il quale gli è mancata esperienza. Sarebbe importante, per lui, correre tra i muri anche nelle prossime stagioni. Sparisce dal Giro d’Italia in poi.

VIVIANI Elia, voto 6,5: manca una vittoria prestigiosa per arrivare al 7, ma la stagione del velocista azzurro è comunque buona. Tantissimi piazzamenti e anche qualche successo, ma manca ancora qualcosa. (clicca su queste parole per leggere l’intervista al corridore della Cannondale)

SCARPONI Michele, voto 6,5: parte in sordina, si risveglia alla Liegi per poi tornare nelle prime posizioni in vista del Mondiale. Una stagione non entusiasmante, in particolare al Giro, ma con alcuni lampi di classe come il quinto posto alla Liegi o l’azione del Mondiale che ha permesso poi a Nibali di andare all’attacco con Rodriguez.

POZZOVIVO Domenico, voto 6,5: non vince ma convince. In salita è quasi sempre con i primi, gli manca lo spunto per fare la differenza, ma il suo primo anno in AG2R è positivo. Per il prossimo anno l’obiettivo è quello di conquistare almeno una vittoria.

TRENTIN Matteo, voto 6,5: il successo al Tour de France è un capolavoro, per il resto è chiamato a lavorare per i capitani in più di un occasione. Nel futuro, però, potrebbe anche togliersi delle belle soddisfazioni personali.

MALORI Adriano, voto 6,5: può fare meglio, ma anno dopo anno si conferma sempre più tra i migliori cronoman al mondo. E, considerando l’età media di coloro che sono davanti a lui, nei prossimi anni potrebbe scalare altre posizioni.

EVANS Cadel, voto 6,5: si salva con il podio di regolarità al Giro, per il resto fa poco.

MEZGEC Luca, voto 6,5: ennesimo velocista cresciuto in casa Argos e ormai pronto ad essere lanciato sui palcoscenici più importanti per le posizioni di vertice.

DEGENKOLB John, voto 6,5: un talento, e delle potenzialità, infinite. I percorsi mossi sono il suo pane. Deve migliorare nelle corse più importanti, ma il suo finale di stagione è stato ad altissimo livello.

POZZATO Filippo, voto 6,5: bene a tratti, male la campagna del Nord. Svelata l’esistenza di un virus nel periodo di aprile, la sufficienza piena c’è, considerando anche la bella vittoria a Plouay e il finale di stagione ad alto livello in Canada e la buona prestazione del Mondiale.

KRISTOFF Alexander, voto 6,5: spesso piazzato, è un velocista completo che può fare bene anche nelle corse più impegnative. Nel complesso, la sua stagione non può che essere buona.

PUCCIO Salvatore, voto 6,5: seconda Maglia Rosa del Giro d’Italia, poi corso al servizio dei compagni. All’attivo anche una buona Milano-Sanremo. Sicuramente un ottimo prospetto per i prossimi anni.

NOCENTINI Rinaldo, voto 6,5: solita stagione di sostanza, con molti piazzamenti, in particolare nella seconda metà. Corre un buon Mondiale al servizio della squadra, conducendo il gruppo per lunghi tratti.

DEMARE Arnaud, voto 6,5: nove vittorie, anche se lo spessore non è elevatissimo. In ogni caso, un ottimo velocista completo in vista delle prossime stagioni.

VAN AVERMAET Greg, voto 6,5: l’impressione è che gli manchi ancora qualcosa per competere nelle classiche più importanti, e spesso è chiamato a lavorare per un opaco Philippe Gilbert. È comunque un corridore solido e completo.

PONZI Simone, voto 6,5: una buona seconda parte di stagione gli vale la convocazione come riserva in nazionale. Le qualità per fare bene ci sono.

REBELLIN Davide, voto 6,5: non si arrende e, nonostante l’età, è ancora in prima linea a combattere. Coglie una miriade di piazzamenti in giro per l’Europa.

KIRIYENKA Vasil, voto 6,5: una stagione solida al servizio dei capitani, con due lampi di classe come la vittoria di tappa alla Vuelta nella tappa di Peña Cabarga e l’ottima cronometro al Mondiale.

VANDENBERGH Stijn, voto 6,5: alla Roubaix viene tagliato fuori da uno spettatore, per il resto fa un ottimo lavoro per la squadra, competitiva in qualsiasi situazione di corsa.

GERRANS Simon, voto 6,5: non colpisce in primavera, ma al Tour de France è veramente competitivo. Nel finale di stagione viene tagliato fuori da un infortunio.

SANTAROMITA Ivan, voto 6,5: campione nazionale, corre un’ottima seconda parte di stagione, soffrendo alla Vuelta, poi lavorando al Mondiale e provandoci al Lombardia. Il tutto mettendo in mostra la maglia tricolore.

SCHLECK Andy, voto 6,5: incoraggiamento. Dopo un 2012 difficile, in questo 2013, in particolar modo durante il Tour de France, sembra nuovamente un corridore. Il talento c’è ancora, se si riuscisse a recuperare l’uomo, potrebbe tornare nuovamente un cliente pericoloso nelle sue corse.

Clicca su queste parole per leggere la prima parte

gianluca.santo@olimpiazzurra.com

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