Ciclismo
Ciclismo, Moreno Moser verso un più roseo 2014
Dopo le ottime prestazioni dello scorso anno, Moreno Moser era uno degli atleti più adatti per il Mondiale di Firenze: invece il giovane trentino ha dovuto guardarselo alla TV, anche se, a dire la verità, sembrava comunque fuori dai piani del C.T. Paolo Bettini. Dopo una stagione da neoprofessionista al di sopra delle attese, il ventiduenne ha chiuso anzitempo la stagione pur senza subire nessun infortunio: il suo stop è dovuto ad un insolito stato di spossatezza ed affaticamento, riscontrato da esami clinici. Questo il comunicato stampa dell’equipe medica della Cannondale in cui vengono spiegate nel dettaglio le motivazioni della pausa.
“Lo staff medico della Cannondale Pro Cycling, di comune accordo con il management e il corridore Moreno Moser, ha deciso di concedere un periodo di riposo dall’attività agonistica al proprio tesserato. L’esito dei riscontri clinici ed ematochimici effettuati nei giorni scorsi hanno consentito di rilevare uno stato di affaticamento, associato ad un lieve calo delle difese immunitarie. Nei prossimi giorni saranno effettuati nuovi e più approfonditi test ematochimici, oltre ad una consulenza specialistica immunologica. Alla luce dei riscontri che emergeranno sarà possibile definire i tempi per il rientro di Moser all’attività agonistica”.
Il portacolori della Cannondale ha chiuso una stagione travagliata nella quale non è riuscito a raggiungere tutti gli obiettivi che si era prefissato, ma nel quale ha comunque fatto vedere lampi di classe. I problemi sono iniziati in inverno (periodo in cui si costruisce la stagione) con un’operazione al naso che gli ha fatto perdere una settimana buona di allenamenti. Nonostante ciò è arrivata una spettacolare vittoria alle Strade Bianche ad inizio stagione con i piazzamenti al Camaiore e al Coppi e Bartali che potevano far pensare ad una primavera ricca di soddisfazioni. La stagione delle classiche non è stata però all’altezza delle aspettative faticando non poco nelle gare cerchiare di rosso.
Successivamente è arrivata la delusione del campionato italiano nel corso del quale il corridore di casa non è stato mai nel vivo della corsa. Al Tour de France, dopo un avvio comprensibilmente nervoso, sono arrivati ottimi segnali, soprattutto per quanto concerne la tappa dell’Alpe d’Huez nella quale è giunto in terza posizione. Questa prestazione e il settimo posto alla Classica di San Sebastian facevano pensare ad un finale di stagione scoppiettante, ma così non è stato ed è arrivata questa nuova fermata ai box.
Ora Moser ha un lungo lasso di tempo davanti per riposare, lavorare e riflettere su che cosa in questa stagione non gli ha permesso di fare il salto di qualità: il talento di certo non gli manca e una piccola pausa ora può valere una grande prossima stagione.
Queste le sue parole, mentre si rilassa durante la vendemmia nei campi:
«Ho visto che sui social network c’è un grande affetto da parte dei tifosi. Mi incoraggiano, mi fanno gli auguri di pronta guarigione. Ma il fatto che non sia in perfetta forma non vuol dire, come vedete, che sia malato nel senso stretto del termine. Voglio rassicurare tutti ed il fatto che oggi sia qui è la conferma. Purtroppo è stata una stagione strana, sì con dei leggeri malesseri, degli stati febbrili, che si sono poi rivelati spia di un sistema immunitario non perfetto. Ho – ammette Moreno – dei valori alterati sui cui stiamo facendo degli approfondimenti. Per correre un mondiale come quello di Firenze occorreva essere al 100 per cento, io invece non sono brillante. Da qui la decisione, sofferta, di non correre nemmeno le due gare canadesi restanti, due prove World Tour, indagando bene su questi valori, riposandomi, in modo da poter poi ripartire per la prossima stagione con un diverso stato d’animo. E con i problemi fisici risolti».
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