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Sci di fondo

Dietmar Noeckler in esclusiva: “Lavoriamo per una grande staffetta”

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E’ un fondista italiano atipico, per lo meno avuto riguardo all’ultimo decennio. I nostri atleti, di solito, esprimono il meglio nel passo pattinato (o tecnica libera). Dietmar Noeckler, invece, è salito alla ribalta mondiale come grande specialista dell’alternato (o tecnica classica), risolvendo in pratica in un colpo solo il problema della casella mancante in staffetta. Nella passata stagione ‘Didi’, come viene soprannominato, ha colto un sesto posto nella 15 km tc di Lahti come miglior risultato individuale. A 25 anni, tuttavia, sembra ormai maturo per lanciare il guanto di sfida ai mostri sacri scandinavi e consacrarsi nel gotha internazionale.

Nella passata stagione ti sei consacrato tra i migliori al mondo nel passo alternato: solitamente gli italiani in classico fanno fatica. Per te è il contrario: come te lo spieghi?
La scorsa stagione per me é stata ottima, sopratutto in classico. Da sempre mi sono trovato meglio nella tecnica classica, non so il perché, probabilmente fisicamente sono più portato per il passo alternato. In pattinaggio faccio molta piú fatica muscolarmente“.

Come valuti la tua preparazione estiva e su quali aspetti atletici e tecnici ti sei soffermato di più?
La preparazione estiva é andata molto bene, siamo una bella squadra e ci troviamo molto bene tra di noi. C’è un bel feeling tra gli atleti e l’allenatore e questo aiuta molto a lavorare in modo sereno. Abbiamo fatto tanti raduni di una settimana allo Stelvio e speriamo che questo ci aiuti in inverno in vista di Sochi. Abbiamo fatto dei carichi con tanta quantità, tanto lavoro tecnico e dalle ultime settimane ci stiamo concentrando sempre di piú sulla qualità“.

Dove pensi di poter migliorare ancora molto?
Ci alleniamo ogni giorno per migliorare provando delle cose nuove, io ho lavorato tanto in pattinaggio, abbiamo fatto tanta tecnica e spero di poter vedere già dei miglioramenti quest’inverno“.

La tua preparazione è finalizzata a raggiungere il top della forma a Sochi o già in Coppa del Mondo? Ed al Tour de Ski andrai per fare classifica o per acquisire la miglior condizione?
Le Olimpiadi sono un grande obiettivo per me, peró vorrei sopratutto confermarmi in Coppa del Mondo ed anche al Tour de Ski“.

Quali sono i tuoi obiettivi stagionali?
Sicuramente qualificarmi per il Tour de Ski e per le Olimpiadi, dove voglio fare bene“.

Quale gara pensi sia più congeniale per te a Sochi?
Le gare dove mi vedrei meglio a Sochi sono sicuramente la 15km tc, la team sprint tc ed una frazione in classico nella staffetta. Sono le gare per le quali mi vorrei qualificare“.

La staffetta a coppie con Federico Pellegrino potrebbe per l’appunto regalarvi una bella sorpresa: sei d’accordo?
In coppia con Pellegrino abbiamo sempre fatto delle belle gare. Ma la concorrenza per la team sprint in italia é molto alta. L’anno scorso sono andato molto bene nella team sprint disputata sui percorsi molto duri di Sochi e spero di riuscire a qualificarmi per la team sprint anche alle Olimpiadi“.

Come valuti il tracciato olimpico? E’ davvero così duro come si vocifera tra gli atleti ed i tecnici?
Il tracciato a Sochi é molto duro. Il giro da classico é molto bello e vario, quello di pattinaggio invece é un po’ noioso, ma durissimo. C’è una salita finale che supera forse i 5 minuti per essere effettuata…“.

Quest’anno spesso la Nazionale senior si allena insieme agli Under23 ed al gruppo Futurfisi: quanto è importante questo per la crescita dei giovani? E cosa significa avere in squadra un esempio come Giorgi Di Centa?
Giorgio Di Centa é sicuramente un esempio per tutti. Nonostante la sua età ci fa sempre vedere che ha ancora tanta voglia e la motivazione per fare fatica negli allenamenti e nelle gare“.

Dopo anni in cui è mancato il ricambio generazionale, lo sci di fondo italiano sembra rialzare la testa con te, Pellegrino, Debora Agreiter ed altri giovani interessanti: come valuti la salute del movimento?
Abbiamo una squadra molto compatta e competitiva, come abbiamo già fatto vedere in Val di Fiemme col quarto posto in staffetta ed il quinto nel team sprint. Secondo me ci sono tanti giovani forti nella squadra under 23 con cui mi sono allenato l’anno scorso che avranno l’occasione di mettersi in mostra“.

In futuro ti vedi come possibile uomo da zone alte della classifica generale di Coppa del Mondo?
Sì, in futuro vorrei diventare un atleta polivalente, in grado di dire la sua in tutte le gare“.

Già in Val di Fiemme la staffetta italiana ha dimostrato di essere da podio: è il vostro obiettivo per le Olimpiadi?
Prima di tutto spero di essere selezionato per la staffetta. Peró sin da adesso il podio in staffetta é un obiettivo per tutta la squadra, indipendentemente da chi vi gareggerà“.

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