Dominik Paris in esclusiva: “Tra Kitzbuhel e Sochi, scelgo….”

Chi vince a Kitzbuhel entra nel mito dello sci alpino. Una gara che per blasone e tradizione conta più di un Mondiale ed un’Olimpiade. Dominik Paris ci è riuscito, in una passata stagione magica dove aveva messo in carniere anche il trionfo a Bormio e l’argento ai Mondiali Schladming.
Quest’anno il 24enne altoatesino punta ancora più alto, sognando di coronare un sogno a cinque cerchi.

Tra rivincere a Kitzbuhel e l’oro olimpico, cosa sceglieresti?
“Tutti e due! Ma chiaramente le Olimpiadi, a differenza di Kitzbuhel, sono ogni quattro anni, quindi il vero obiettivo è vincere una medaglia a Sochi“.

Lo scorso anno hai sfiorato la ‘coppetta’ di specialità in discesa: proverai a strappare lo scettro al norvegese Aksel Lund Svindal?
“Vediamo, io punto ad andar forte in tutte le gare della stagione. Poi alla fine faremo i conti e vedremo se potrò aggiudicarmi la sfera di cristallo“.

Di recente la squadra delle prove veloci ha effettuato dei test presso la galleria del vento della Ferrari per migliorare la posizione aerodinamica nei tratti di scorrimento: quanto ti è servito?
“Abbiamo provato diverse cose, è stato un test molto utile. Ora in pista vedremo quali saranno i riscontri, ma per la scorrevolezza sono fondamentali anche le tute e su questo pare che possiamo stare tranquilli“.

Punti ad ottenere riscontri importanti anche in superG?
“In questa specialità non mi sento ancora al top, però proverò a migliorare nel corso della stagione. Da gennaio poi mi allenerò anche in slalom per la supercombinata olimpica“.

Da quali avversari dovrai guardarti in modo particolare?
“I principali saranno come sempre Svindal e gli austriaci, ma penso che anche alcuni giovani potrebbero emergere. Beat Feuz? E’ tanto che non sento parlare di lui, è fuori da molto tempo. Non saprei“.

Parlaci della pista olimpica di Sochi.
“E’ una pista completa, bisogna andar forte. Mi piace molto“.

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federico.militello@olimpiazzurra.com