Tennis
Europei tennistavolo: Italia, poche gioie. Passi indietro nel femminile
Gli Europei 2013 di tennistavolo terminati ieri a Vienna hanno sancito la promozione dell’Italia maschile nella Championship Division della prova a squadre. Raggiungendo senza mai perdere un match la finale poi vinta con la Romania, gli azzurri sono infatti tornati nella massima serie continentale convincendo a pieno grazie alle ottime prestazioni di Mihai Bobocica, Leonardo Mutti, Niagol Stoyanov e Marco Rech Daldosso.
L’atleta dell’Apuania Carrara ha poi confermato il proprio momento positivo con la qualificazione agli ottavi di finale del tabellone individuale. Dopo un girone superato in scioltezza (cosa che invece non è avvenuta per i tre compagni, tutti eliminati da avversari tosti), il numero uno italiano ha battuto due rivali di prima fascia (tra cui l’austriaco Chen) prima di arrendersi per 4-2 al francese Robinot. L’Europeo di Bobocica, tra gara a squadre e singolo, si può dunque ritenere più che soddisfacente.
Meno bene come già accennato gli altri ragazzi e le donne. Ventesime in Challenge Division (ko nella seconda giornata) e poco protagoniste nella fase successiva, il gap con le pongiste più forti del Vecchio Continente si è allargato a dismisura negli ultimi anni. Se fino a qualche stagione fa i principali risultati arrivavano nel femminile, infatti, oggi Nikoleta Stefanova stenta e Debora Vivarelli e Lisa Ridolfi peccano ancora di inesperienza a livello internazionale, mentre qualcosa dagli uomini arriva. La strada è ancora lunga, ma probabilmente il sentiero imboccato non è proprio quello giusto: perché tutte (o quasi) le altre nazioni comandano grazie alla naturalizzazione di atleti asiatici e in Italia si punta sui prodotti di casa, salvo poi non investire sul settore giovanile? L’incoerenza di fondo è assai profonda.
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francesco.caligaris@olimpiazzurra.com
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