Ciclismo

Giro d’Italia 2014: il percorso ideale per…

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Il Giro d’Italia 2014 è stato svelato ieri a Milano (clicca qui per maggiori dettagli) e ha subito rivelato una fisionomia molto interessante, che sembra favorire gli scalatori.

Ben nove arrivi in salita, alcuni dei quali al termine di tapponi davvero impegnativi (pensiamo in particolare all’ultima settimana), sembrano tagliare fuori chiunque non sia uno straordinario grimpeur. D’altro canto, però, è bene non sottovalutare le prove a cronometro: i 21 km di cronosquadre a Belfast registreranno distacchi nell’ottica di qualche decina di secondi, ma la “crono del vino” di Barolo, pur su un percorso mosso nel finale, è lunga comunque ben 46 km lungo i quali potrebbero volare parecchi minuti. Infine, la spettacolare cronoscalata del Monte Grappa pare nuovamente adatta agli scalatori. Rispetto a quest’anno, comunque, sembrano esserci meno “tranelli”, ovvero tappe intermedie adatte ai cacciatori da lontano, e una più nitida ripartizione tra arrivi in montagna e volate (sulla carta otto).

Vincenzo Nibali ha detto chiaramente di gradire molto questo genere di percorso, al pari di Ivan Basso. Apprezzamenti anche da Nairo Quintana, che però non sembra certo di essere al via della corsa rosa, e da Michele Scarponi. Eppure, il nome a sorpresa, alla luce della positivissima esperienza accumulata quest’anno, potrebbe essere quello di Fabio Aru. Il giovane sardo a maggio è stato tra i protagonisti della cavalcata di Nibali, pur finendo lontano in classifica per queste lodevoli ragioni di gregariato. Ma se per caso lo Squalo puntasse tutto sul Tour, come d’altronde è probabile, e l’Astana fosse in cerca di un capitano…attenzione a Fabio Aru.

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marco.regazzoni@olimpiazzurra.com

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