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Rugby

Heineken Cup: Leicester troppo forte, Treviso si arrende 34-3

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Nella cornice di Welford Road, perlomeno nel primo tempo, si rivede un Benetton Treviso competitivo come mai in stagione finora. A casa sua, però, la corazzata Leicester non può lasciare scampo ai veneti, facendo valere la maggiore qualità e aggressività sottomettendo minuto dopo minuto Zanni&co, sconfitti con un 34-3 forse fin troppo pesante. Un punteggio che è la conferma, purtroppo, dei passi indietro compiuti dal Benetton rispetto allo scorso anno.

Un grillotalpa di Ceccato regala subito un piazzato a Mat Berquist, ma da oltre metà campo il neozelandese non trova i pali. I Tigers, però, non stanno a guardare e, prima con una magia di Toby Flood e poi con una azione multi-fase sui 5 metri trevigiani, mettono a dura prova la difesa italiana, caparbia nel contenere e anche nel far ripartire l’azione offensiva. Treviso – eccezionalmente in arancione per le coppe – prova anche a pungere nei 22 inglesi senza successo, mentre i padroni di casa riescono a fare costantemente male nonostante la buona intensità ospite, che concede solamente un penalty a Flood al 16′. Una nuova ondata delle Tigri porta ad un cartellino giallo per Tobie Botes (fuorigioco) e al 6-0 di Flood dalla piazzola. In 14, i Leoni cercano di spingere in fase offensiva, ma la sola terza linea non può che tirare la carretta senza tanti risultati, quelli che ottiene invece Leicester al 37′; nettamente superiore la maul inglese sui 5 metri, che porta Albert Waldrom in try zone per il 13-0. A nulla serve la repentina reazione del Benetton, al riposo senza punti a referto.

Il n°8 dei Tigers è ancora protagonista ad inizio ripresa, ma il TMO non convalida la sua personale doppietta per un chiaro doppio movimento. Persistono i problemi in touche, intanto, per Treviso, ma al 47′ una buona maul guidata da Barbieri impensierisce gli avanti avversari, conquistando un penalty trasformato da Tobie Botes (13-3). La pressione dei campioni d’Inghilterra torna a salire, così come l’indisciplina degli uomini di Franco Smith, pesantemente puniti in 2′ con due cartellini gialli inflitti a capitan Pavanello (fuorigioco) e a Loamanu (placcaggio alto). In 15 vs. 13, contenere la potenza fisica della maul targata Leicester diventa pressoché impossibile ed è Tom Youngs questa volta a marcare al 56′ (20-3). Inevitabilmente destinato a soffrire, gli ‘arancioni’ si trincerano nei propri 22, ma dopo svariati tentativi Blaine Scully trova il varco per la terza meta della serata del 27-3 L’immancabile orgoglio trevigiano si mette in moto soltanto negli ultimi 10′, a partita ormai chiusa, ma non porta a nessuno sbocco offensivo, mentre proprio all’80’ Adam Thompstone buca la distratta difesa italiana e marca anche la meta del bonus, fondamentale in chiave qualificazione per i Tigers.

Foto: ercrugby.com

daniele.pansardi@olimpiazzurra.com

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