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Hockey pista, Mondiali: Italia, cosa non ha funzionato?

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Terminata da qualche giorno l’avventura iridata ai Mondiali di hockey pista, con il quinto posto finale, per la nostra nazionale è tempo di fare bilanci.

Innanzitutto bisogna dire che la nazionale di Mariotti ha eguagliato il risultato dell’edizione 2011 dei Campionati del Mondo, quelli che si svolsero a San Juan, in Argentina.

Entrando nel dettaglio, invece, sicuramente l‘aspetto più deficitario di questa nazionale è stata la fase offensiva. La costruzione del gioco ha portato spesso gli azzurri a costruire buone e numerose occasioni da rete, ma certamente il cinismo non è stata una dote mostrata con padronanza dai nostri portacolori, i quali spesso hanno avuto bisogno di un numero elevato di opportunità per andare a marcare.

Occorre inoltre ricordare che a questo gruppo, formato peraltro da pochissimo, è mancata probabilmente anche un po’ di esperienza a livello internazionale. Questo aspetto, in kermesse di questa levatura, si rivela sempre decisivo e può avere un peso specifico importante ( si legga sotto la voce arbitri).

Concludendo, infine, è impossibile non ammettere le qualità superiori delle altre pretendenti al titolo (la Spagna penta-campione, l’Argentina e il Portogallo), le quali ci avrebbero probabilmente sbarrato la strada, anche se fossimo riusciti a superare il Cile.

michele.cassano@olimpiazzurra.com

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foto:fihp.org

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