Ciclismo
Lance Armstrong ulteriormente demolito da un libro
Il mito di Lance Armstrong è crollato già da tempo, con quella scioccante intervista/confessione da Oprah Winfrey che ha fatto seguito ad anni di sospetti, testimonianze e attacchi più o meno diretti.
In questi giorni, per quanto possibile, la figura dell’ex corridore statunitense viene ulteriormente sminuzzata da un libro intitolato “Wheelmen” e pubblicato in Italia da Mondadori con il titolo “Il texano dagli occhi di ghiaccio”, scritto da Reed Albergotti e Vanessa O’Connell del Wall Street Journal: 444 pagine nelle quali emergono gli aspetti più nascosti e inimmaginabili della parabola sportiva di Lance.
Stando alle recensioni pubblicate su svariati siti internet, tra i punti salienti di quest’opera c’è il fatto che tutte le compagne e amanti di Armstrong fossero a conoscenza del suo utilizzo di sostanze dopanti (la prima moglie Kristin ricevette 15 mln $ in fase di divorzio per non rivelare nulla), tentativi di rovinare la reputazione di Greg Lemond (il suo primo grande accusatore), tentativi presumibilmente riusciti di corruzione verso l’Unione Ciclistica Internazionale per insabbiare qualunque test positivo, descrizioni dettagliate delle pratiche di doping di squadra in vigore alla US Postal e il racconto di una serie di episodi, sin dall’adolescenza, nella quale Lance emergerebbe come una persona cinica, spietata, disposta a qualunque “patto col diavolo” pur di avere fama e successo.
A livello puramente editoriale e commerciale, questo libro segna un deciso cambio di passo dopo anni di costante glorificazione con autobiografie, racconti autorizzati e altre pubblicazioni che invece esaltavano a più riprese il mito umano e sportivo dell’americano.
foto tratta da latimes.com
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marco.regazzoni@olimpiazzurra.com