Ciclismo

Lombardia: la vendetta del Purito

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Non gli era andato giù, quel secondo posto del Mondiale. Specialmente dopo aver assaporato così a lungo la possibilità di vestire la Maglia Iridata, poi finita sulle spalle di Rui Costa.

Oggi, ne Il Lombardia, Joaquim Rodriguez è tornato a dettare legge, conquistando per la seconda volta la Classica delle foglie morte e per la terza la classifica del World Tour, che ora lo vede leader. E ha vinto a modo suo, con un’unica accelerazione che gli ha permesso di fare il vuoto su Villa Vergano per poi tenere nei chilometri che lo hanno portato all’arrivo, trionfale.

Sin dal ritrovo di partenza lo spagnolo è stata uno dei corridori più acclamati e desiderati per una foto o un autografo. Le lacrime sul podio di Firenze, oltre che in lui, hanno lasciato un segno anche negli appassionati, ormai desiderosi di veder vincere questo eterno secondo, come egli stesso si è definito. E l’ha fatto, vincendo l’acqua e le mille cadute che hanno falcidiato il gruppo. Una gara accorta, sempre in seconda linea, fino a quando si sono presentate le pendenze più dure dell’ultima ascesa: lì ha lasciato tutti sul posto, superando a doppia velocità Domenico Pozzovivo che in quel momento stava tirando il collo al gruppo.

Una prova di forza a testimonianza di una superiorità che, su certi percorsi, gli deve essere riconosciuta. Così come deve essere riconosciuta una seconda parte di stagione da protagonista assoluto. Il terzo posto al Tour de France è stato solo un preludio al secondo posto del Mondiale e poi alla vittoria odierna, passando per la quarta posizione della Vuelta a España, in cui comunque ha conquistato un successo parziale.

Tra i grandi di questi anni lui, il Purito, c’è sicuramente. E non possiamo che dirgli gracias per aver portato un po’ di umanità, e di debolezza, in testa a tutte le classifiche.

gianluca.santo@olimpiazzurra.com

Foto: Tim De Waele

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