Basket
NBA, al via la nuova stagione: cosa aspettarsi dagli italiani?
È la lega più spettacolare del mondo. Moderna, mediatica, dinamica. Un concentrato di talento e forza, classe e durezza. Stiamo parlando dell’NBA, il campionato statunitense di Basket. Quest’anno saranno quattro gli italiani impegnati: andiamo a vedere con quali velleità si presentano al via della stagione.
Desta tanta, tantissima curiosità l’approdo di Marco Belinelli ai San Antonio Spurs, franchigia che negli ultimi 15 anni ha dominato, assieme ai Lakers, la lega. Una dynasty incredibile grazie alle performance di Tony Parker, Manu Ginobili e Tim Duncan. Lo scorso anno, nonostante l’età ormai avanzata, sono arrivati ad un passo dall’Anello, l’ennesimo, quando solamente un tiro da tre di Ray Allen in gara 6 ha impedito ai texani di festeggiare. Belinelli, nella preseason sembra essersi integrato molto bene negli schemi di Coach Popovich, uno dei personaggi più carismatici di un mondo che sul carisma ha costruito la propria fortuna. La guardia di San Giovanni in Persiceto può avere minuti e palloni di qualità per andare a colpire da tre, ma ha dimostrato di essere in grado di fare la differenza anche con la palla in mano in situazioni di Pick&Roll, così come quando deve attaccare il ferro. La maggior incognita, per gli Spurs, è l’età dei suoi big. Alle loro spalle, però, ci sono già giovani affermati, come lo stesso Belinelli, o destinati a diventare pilastri dell’NBA del futuro, come Kawhi Leonard. La voglia di rivincita, e di impedire il triplete ai Miami Heat di LeBron James è tanta, tantissima.
Difficile valutare la prossima stagione di Danilo Gallinari. Lo scorso anno, probabilmente, è stato il migliore italiano oltreoceano, fino a quando è stato fermato da un grave infortunio al ginocchio. Assieme a questo, però, han fatto crack anche le speranze dei suoi Denver Nuggets di fare bene ai Play Off. Prestazioni insufficienti che hanno portato la franchigia ad un profondo mutamento nell’estate. È cambiato tutto, dal coach ai giocatori. Le possibilità di fare bene ci sono, ma se lo scorso anno sembrava potessero arrivare molto avanti nelle fasi finali della stagione, quest’anno le ambizioni sembrano molto meno importanti. Senza contare che il Gallo, rivelatosi per loro essenziale, non potrà prendere subito la squadra sulle spalle con le sue giocate e la sua intensità.
Il mercato estivo è stato importantissimo per Andrea Bargnani, fuggito da Toronto, ormai diventata per lui una gabbia. Troppa responsabilità per lui nell’essere essere uomo-franchigia. Il passaggio ai New York Kniks non può che fare bene al lungo nostrano, un vero e proprio talento di questo sport. La sua qualità non può essere messa in dubbio, ma per fare un ultimo salto di qualità gli serve una maggiore intensità da un punto di vista fisico, fino a questo momento mancata. Carmelo Anthony e JR Smith dovrebbero essere i fari del team, permettendo così al Mago di aver un ruolo più marginale da un punto di vista dell’esposizione mediatica; probabilmente proprio quello che serve all’azzurro, che necessita di maggiore tranquillità per esprimersi al meglio. La East Division, non fosse per Miami, è alla portata della squadra situata nella Grande Mela.
Terminiamo il nostro viaggio negli States con i Detroit Pistons di Gigi Datome, approdato durante l’estate nell’NBA. Dopo le prestazioni entusiasmanti dell’Europeo c’è grande attesa per l’ex-Roma, ma è impossibile valutare, al momento, quanto spazio possa effettivamente avere per mettere in mostra le sue doti, sicuramente importanti ed interessanti. Ragazzo sagace, Gigione ha tutte le carte in regola per diventare un vero e proprio personaggio dentro e fuori dal campo, caratteristica importantissima in NBA. Nelle prossime stagioni potrebbe diventare una pedina interessante per la squadra cui presterà i suoi servigi.
gianluca.santo@olimpiazzurra.com
Foto: solobasket.it
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