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Rugby

Rugby, Pro12: i top e i flop della sesta giornata

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TOP

Zebre

Marco Bortolami: il match del riscatto. Dopo tante (troppe) prestazioni incolori, il capitano bianconero fa la voce grossa in seconda linea, risultando dominante in touche e superlativo nel gioco aperto. Un ritorno sui suoi livelli in grande stile, condito anche dal premio di Man of the Match.

Brendon Leonard: l’indiscusso top player delle Zebre. E se Orquera o Iannone sembrano avere una marcia in più all’apertura gran parte dei meriti vanno riconosciuti al furetto venuto dalla terra dei kiwi, un fulmine di guerra e una spina nel fianco per ogni difesa celtica. Vale il prezzo del biglietto.

Gonzalo Garcia: se venisse schierato come flanker non ci sarebbe nulla di strano, alla luce della quantità industriale di placcaggi effettuati. Inoltre, impreziosisce la sua partita di sacrificio con un paio di ottime corse, una delle quali porta anche alla sua prima meta stagionale.

Benetton Treviso

Luke McLean: affidandoci ai soli highlights prodotti dalla lega celtica, non possiamo che premiare la pregevole serpentina con cui l’utility back trevigiano ha riportato in partita il Benetton nella ripresa.

FLOP

Zebre

L’ultimo minuto: a dir poco discutibile la scelta di nascondere l’ovale a suon di pick&go, peraltro nella propria metà campo. Fin troppo facile, in situazioni del genere, cadere nell’indisciplina, come poi è successo. Liberare, per poi far risalire il campo ai gallesi con pochi secondi da giocare, sembrava la soluzione migliore.

Kameli Ratuvou: impalpabile, ancora una volta. Il figiano è ben lungi dall’essere nel pieno della propria forma fisica, con la conseguenza di essere un paio di gradini sotto ai propri compagni in termini d’intensità e quantità.

Benetton Treviso

La testa: i problemi, oseremmo dire, sono tutti a livello mentale, come dimostrato spesso nelle ultime uscite. La stessa squadra che l’anno scorso sembrava aver compiuto il salto di qualità, ora, deve fare i conti con una preoccupante involuzione da un punto di vista dell’orgoglio. Perché contro un Edimburgo destinato ai bassifondi della classifica perdere è a dir poco delittuoso.

 

daniele.pansardi@olimpiazzurra.com

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