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RIVOLUZIONE Atletica: Niente Nazionale per i dopati, record dopo i test

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RIVOLUZIONE per l’Atletica leggera italiana. Il Consiglio Federale, riunito a Roma e presieduto da Alfio Giomi ha deciso all’unanimità, che “Da oggi chiunque incorra in squalifiche pari o superiori ai 2 anni, sulla base delle normative antidoping vigenti, perderà il diritto a vestire la maglia azzurra“. Dunque niente Nazionale per i dopati (difficile prendere squalifiche inferiori ai 24 mesi). Ora resta da capire se la norma è retroattiva: in tal caso Alex Schwazer, il nostro squalificato di lusso, non potrà più gareggiare a livello internazionale!

 

Altra decisione: “Da ora in poi i record italiani assoluti su distanze superiori agli 800 metri verranno ratificati solo dopo test antidoping che includano sia l’analisi del sangue sia l’analisi delle urine“.

Il Consiglio ha anche approvato la Carta Etica dell’Atletica Italiana, documento promosso dalla Commissione atleti nel quale sono poste le norme di condotta delle diverse tipologie di soggetti che vivono il movimento. Rispetto di sé, degli avversari, lealtà, onestà, integrazione, sono solo alcuni dei principi espressi nel testo.

 

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1 Commento

1 Commento

  1. MARIO82

    20 Ottobre 2013 at 12:24

    Perchè dagli 800 metri in giù non si dopano?

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