Sci alpino: i precedenti degli azzurri a Sölden

Sölden, con il gigante femminile di domani, aprirà le danze per la Coppa del Mondo di sci alpino 2013-2014. Vediamo quali sono i precedenti azzurri su una pista, il Rettenbach, tradizionalmente non così favorevole ai nostri colori.

Solamente una vittoria e quattro podi, infatti, costituiscono il bilancio dell’Italia sul ghiacciaio tirolese negli ultimi dieci anni tra settore maschile e femminile. L’unico successo per i nostri colori è quello colto da Denise Karbon nel 2007, all’inizio di quella magica stagione che vide la finanziera di Castelrotto emergere come la vera signora del gigante, con cinque primi posti e la coppetta di specialità.  L’altoatesina è poi giunta quarta nel 2008, salendo nuovamente sul podio-in terza posizione-l’anno successivo: l’anno scorso, invece, un comunque buon settimo posto, davanti a Irene Curtoni che non sarà al cancelletto di partenza in attesa di ritrovarsi al 100% della forma. Tra le altre azzurre, nelle posizioni di vertice ci auguriamo di vedere anche Federica Brignone, che nel 2011 sul Rettenbach stava sciando bene, troppo bene, prima di incappare in un banale errore e buttare al vento una vittoria ormai quasi in cassaforte. Anche Manuela Moelgg è stata capace di andare a podio (terza nel 2010).

Nel maschile, gli unici azzurri capaci di stare nei primi tre sono stati Massimiliano Blardone e Manfred Moelgg: l’ossolano ha avuto il suo debutto in CdM proprio nella località dell’Ötztal nell’ormai lontano 2000, chiudendo in ventesima posizione; nel 2004 ha sfiorato la vittoria (una manciata di centesimi alle spalle di Bode Miller), mentre nel 2009 è rimasto giù dal podio per appena un centesimo.  Il finanziere di San Vigilio di Marebbe, invece, ha chiuso con uno straordinario secondo posto la gara di un anno fa. Tra gli altri italiani, a  Sölden Arnold Rieder-ormai ritirato- colse il miglior risultato della carriera con un brillante quarto posto nel 2003, mentre Davide Simoncelli, veterano della nazionale, non è mai andato oltre l’ottavo posto.

foto di Gerwig Löffelholz

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marco.regazzoni@olimpiazzurra.com