Tennis
Tennis, Fed Cup: una finale senza storia, l’Italia può solo vincere
Il prossimo weekend in quel di Cagliari si disputerà la finale di Federation Cup tra l’Italia e la Russia e mai come in questa occasione il risultato sembra scontato. Infatti dopo le clamorose convocazioni da parte del capitano russo, la nostra squadra è nettamente favorita per vincere il suo quarto trofeo della storia ed una sconfitta assumerebbe l’aspetto di un vero e proprio disastro sportivo.
Infatti a differenza del proprio collega, Corrado Barazzutti ha potuto scegliere il quartetto migliore a sua disposizione, escludendo dalla lista dei convocati Francesca Schiavone, spiegando come la stessa milanese abbia preferito tirarsi fuori non essendo in condizione.
Dal punto di vista tecnico non c’è davvero partita, perchè tutte e quattro le azzurre (ricordo essere Errani, Vinci, Pennetta, Knapp) sono nettamente superiori alle loro avversarie, che hanno in Alexandra Panova quella con la miglior classifica Wta (n°138). Anche la Kleybanova (n°186), che è sicuramente la più esperta del gruppo, non dovrebbe destare la minima preoccupazione, per non parlare della Melnikova (277) e della giovane Gasparyan, classe 1994 addirittura numero 317 del ranking mondiale.
Sul piano sportivo davvero non sembra esserci storia, mentre si può aprire un dibattito se ormai questo tipo di manifestazione ha ancora senso o se ormai l’appeal di ottenere un trofeo per la propria nazione sta ormai scomparendo. La Federation Cup viene quasi sempre disertata dalle big del circuito e anche le tenniste di seconda fascia spesso decidono di non disputare questa competizione per non rischiare infortuni e per prepararsi al meglio per i propri tornei individuali. Sicuramente la Wta, ma anche l’Atp con la Coppa Davis, dovranno studiare un modo per rilanciare la Fed Cup o la Davis, perchè stiamo parlando di storia dello sport mondiale.
andrea.ziglio@olimpiazzurra.com
foto tratta da gazzetta.it
Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter
Robino
26 Ottobre 2013 at 10:44
Ragazzi rileggete!