Biathlon

Biathlon, intervista al giovane Saverio Zini: “Devo lavorare sul tiro in piedi”

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Riprendiamo il discorso con la conoscenza dei nostri giovani biathleti. Oggi vi presentiamo Saverio Zini, giovane di Livigno, classe 1994, appartenente al gruppo sportivo Caserma Perenni dell’Esercito a Courmayeur. Saverio è uno dei nostri atleti più promettenti e recentemente è stato convocato nel ritiro della squadra Juniores che si è appena concluso a Forni Avoltri. A lui chiediamo le sue sensazioni nell’avvicinamento alla stagione invernale e le sue possibilità per il futuro.

Che cosa ti ha spinto a gareggiare nel biathlon e da che età lo pratichi?

“La mia carriera agonistica è iniziata con lo sci di fondo, ma dopo 8 anni mi sono stufato e ho perso la passione( perché le gare erano un po’ monotone). Quindi all’ età di 14 anni, grazie al mio ex allenatore Lucio Zini, ho provato la ”novità”, ovvero la disciplina del biathlon. Da subito mi ha appassionato l’idea di sparare con una carabina vera e abbinare tutto ciò al mio ”vecchio” sport”.

Siamo alla vigilia della stagione invernale e siamo alla conclusione della preparazione, come ti senti?

 “Quest’ anno la mia preparazione ha ritardato la partenza per gli esami di maturità, tuttavia ora che posso dedicarmi interamente allo sport la preparazione si svolge in modo regolare, i miglioramenti rispetto agli anni scorsi si vedono, soprattutto nel tiro da piedi che è il mio tendine d’Achille. Ho ancora un mese di preparazione prima che inizino le gare e spero di riuscire a lavorare ancora bene. Le sensazioni in questo periodo sono di affaticamento, ma è normale. Dai test effettuati con la squadra nazionale direi che sono abbastanza in forma”.

Guardando a te stesso, quali ritieni essere i tuoi punti di forza e quali quelli dove devi lavorare di più per migliorare?

“Il mio punto di forza sicuramente è il passo sugli sci, in cui riesco ad esprimermi bene, al contrario il mio punto debole è il tiro, perchè rispetto agli altri ho meno anni d’ esperienza”.

Qual è il tuo obiettivo in questa stagione?

“Il mio obiettivo quest’ anno sono sicuramente le gare internazionali, tra cui mondiali junior e europei”.

Come è il tuo approccio al poligono? Sei soddisfatto della tua carabina e della tua percentuale al tiro?

“L’ approccio al poligono è abbastanza positivo, quest’ anno ho cambiato il calciolo del fucile (Bachmann) con cui mi trovo molto bene. La percentuale al tiro si è alzata e speriamo si alzi ancora”.

Quale tra le diverse gare (sprint, inseguimento e individuale) si addice di più alle tue caratteristiche?

“Le mie gare preferite sono sicuramente la sprint e l’ inseguimento, perchè nella prima conta di più il tempo sugli sci, la seconda perchè è una gara sull’ uomo”.

Hai qualche idolo nel mondo del biathlon?

“Il mio idolo nel mondo del biathlon è Nicola Pozzi, mio odierno allenatore federale, che non smette di insegnarmi e trasmettermi la sua passione”.

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