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Calcio, Qatar 2022: i Mondiali valgono vite umane?

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Come noto, lo stato arabo del Qatar ospiterà i Mondiali di calcio 2022. L’evento è già al centro di una polemica riguardante il periodo durante il quale dovrà svolgersi, viste le altissime temperature nel periodo estivo. Domenica scorsa Amnesty International ha sollevato un problema ben più grave, vale a dire quello delle condizioni di lavoro allarmanti alle quali sono sottoposti i numerosi lavoratori immigrati che vengono utilizzati per i lavori di costruzione e manutenzione delle infrastrutture.

Il rapporto parla di “un livello allarmante di sfruttamento nel settore della costruzione in Qatar, che è in alcuni casi raggiunge il livello dei lavori forzati”. Il segretario generale di Amnesty, Salil Shetty, ha aggiunto che “è semplicemente ingiustificabile che così tanti lavoratori immigrati siano sfruttati senza pietà e privati del loro salario in uno dei Paesi più ricchi del mondo”. L’ONG ha anche chiesto direttamente alla FIFA di fare pressioni sull’organizzazione qatariota per migliorare le condizioni di lavoro degli operai stranieri.

Il problema era già stato sollevato da una delegazione sindacale internazionale nello scorso mese di ottobre ed anche l’ONU si è pronunciata a riguardo, invitando le autorità locali a prendere provvedimenti per migliorare lo status dei lavoratori. Secondo il quotidiano inglese The Guardian, tra giugno e agosto si sarebbero registrati 44 morti sul lavoro in un unico cantiere.

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giulio.chinappi@olimpiazzurra.com

1 Commento

  1. pizzoumbro

    19 Novembre 2013 at 23:10

    L’ennesima vergogna del pianeta calcio

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