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Calcio: tra passato e futuro, il presente è ancora Italia-Germania

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Italia-Germania, calcisticamente parlando, evoca sempre dolci ricordi nella mente del popolo della Penisola. Calcisticamente – sia inteso – perché nell’ultimo secolo di eventi negativi e deplorevoli, insieme ai tedeschi, l’Italia ne ha commessi a iosa. Limitando il discorso allo sport, più precisamente al pallone, non c’è però partita. Quattro date sono impresse indelebilmente nella mente di tutti gli appassionati: 17 giugno 1970, 11 luglio 1982, 5 luglio 2006 e 28 giugno 2012.

Racconti epici, così uguali e così diversi da casa in casa: aneddoti, curiosità e anche qualche lacrima. Ogni epoca ha il suo Italia-Germania preferito e lo ricorda alla sua maniera: c’è chi era con gli amici, chi con la famiglia, chi con l’amata/o, chi in piazza davanti ad un maxi-schermo. Milioni di cuori divisi, uniti in una fede sola per l’azzurro. E sempre gioiosi per il Tricolore. Messico, Spagna, Germania (la delusione più cocente per i nostri rivali, che al Westfalenstadion non avevano mai perso e, probabilmente, tal Fabio Grosso neanche sapevano chi fosse) e Polonia. Quattro eventi con nazionali profondamente diverse, con commissari tecnici e stili di gioco differenti, protagonisti raramente uguali. Il risultato finale, però, sempre lo stesso: Italia in estasi, Germania ko.

La mente di entrambe è già proiettata verso il Brasile: Mondiali 2014, la grande sfida a Neymar e compagni vincitori della Confederations Cup. Non mancheranno ovviamente altre insidie, l’Argentina di Messi e la Spagna campione in carica su tutte, ma Italia e Germania potranno dire la loro facendo leva su ciò che da sempre le contraddistingue. Ovvero, una grande organizzazione tattica (di fronte ai funambolici sudamericani e alla Roja del tiki taka) ed una difesa che sa rendersi imperforabile nei momenti delicati. Intanto, però, stasera San Siro indossa il vestito di gala, ritorna Scala del calcio e si appresta a vivere l’ennesimo atto – seppur amichevole – di una rivalità infinita.

Saremo ancora la loro bestia nera? Di sicuro meglio esserlo tra un anno che oggi, ma è comunque importante non perdere le vecchie abitudini. Tra assenze e rodaggio, tornano a sfidarsi Cesare Prandelli e Joachim Löw. E tornano a sfidarsi anche due icone che hanno scritto la storia contemporanea in numerosi modi. Vogliamo ricordare il calcio, quello più allegro: l’identità nazionale scorre tra di noi anche in virtù di quelle quattro date sopracitate. Tra emozioni passate e speranze future, dunque, gustiamoci il presente. Gustiamoci Italia-Germania.

 

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