Ciclismo

Ciclismo: come passano l’inverno i corridori?

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La stagione ciclistica è sempre più lunga e articolata. Il World Tour si apre a gennaio con il Tour Down Under e si chiude ad ottobre con il Giro di Pechino, due corse che negli ultimi anni hanno acquisito sempre maggiore rilevanza. Nel mezzo 3 mesi di vuoto per i corridori: ma come li trascorrono?

In molti, una volta messa in garage la bicicletta, decidono di lasciare l’emisfero boreale per dirigersi in quello australe o nella zona equatoriale, dove il clima permette di godersi il mare e la spiaggia, a volte essenziale per rimuovere l’abbronzatura derivante dalle lunghe ore sotto il sole vestendo pantaloncini e maglietta. Spesso con le famiglie, a volte con gli amici, è il tempo del relax, il tempo in cui potersi permettere una birra o qualche caloria in più senza per forza dover andare a fare SFR o simili sulle strade di allenamento.

Altri decidono di prolungare ulteriormente la stagione, incoraggiati anche da abbienti sponsor, per partecipare a vari Criterium in giro per l’Europa e non solo. Basti pensare all’Amstel Curaçao Race, vinta quest’anno da Johnny Hoogerland: l’albo d’oro che non ha nulla da invidiare a classiche come la Liegi Bastogne Liegi. Sono diversi gli eventi cui possono prendere parte gli atleti. Basti pensare al Ride For Life, organizzato settimana scorsa dalla Marina Romoli Onlus: una giornata a scopo benefico che ha visto come protagonisti, tra gli altri, Pippo Pozzato, Luca Paolini ed Elia Viviani, oltre che altre personalità del mondo dello sport come Marco Melandri e Marco Aurelio Fontana, ciclista a sua volta.

Il vero periodo di riposo dall’attività, agonistica, comunque, è molto breve, spesso solo di un paio di settimane. Inizialmente i lavori in palestra hanno la meglio sull’attività su strada, introdotta con gradualità fino all’inizio dei ritiri delle squadre, che già in questo periodo stanno pianificando la nuova stagioni. In tanti, sfruttando anche le condizioni climatiche, mettono da parte la bicicletta da strada per dedicarsi alla Mountain Bike e al ciclocross, utilissime per ricominciare gli allenamenti e per sviluppare doti tecniche nella guida della mezzo anche per la stagione su strada.

Non mancano mai, ovviamente, i controlli antidoping, che provocano sempre reazioni sui Social Network da parte degli interessati, spesso svegliati alle prime luci dell’alba.

gianluca.santo@olimpiazzurra.com

Foto: Bettini

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