Combinata nordica
Combinata nordica: Lamy-Chappuis e Frenzel ancora favoriti?
Scatta sabato da Kuusamo la Coppa del Mondo di combinata nordica: ieri abbiamo presentato la situazione degli azzurri, oggi illustriamo più in generale le prospettive di questa stagione.
La cancellazione della controversa penalty-race fa sì che la Gundersen sia l’unico format di gara individuale a cui assisteremo. Dopo la prova a squadre e la Gundersen dal grande trampolino di apertura, gli atleti gareggeranno a Lillehammer (una Normal Hill e una Large Hill), quindi a Ramsau (team sprint e Gundersen NH) e a Schonach con una doppia Gundersen NH per chiudere il 2013. L’anno olimpico incomincerà proprio dalla Russia, dagli impianti di Chaikovsky dove si disputeranno una Gundersen NH e una LH: quindi le prove di Chaux-Neuve, che solleticano dolci ricordi nella fantasia azzurra, e il primo Triple in programma a Seefeld; si tratta dell’erede del Weekend Challenge, il primo giorno verrà disputato un salto e 5 km di fondo, il secondo un salto e 10 km Gundersen (ammessi solo i cinquanta migliori del primo giorno) e il terzo due salti e 15 km Gundersen con al via i migliori trenta della seconda prova. La stagione scivolerà poi rapidamente verso Sochi, con la tappa di Oberstdorf che sarà l’ultima prima della trasferta a cinque cerchi: di rientro dalla Russia, ci sarà ancora tempo per le gare di Lahti, Trondheim/Oslo e Falun, dove una Gundersen NH chiuderà il calendario il 16 marzo.
Per quanto riguarda i favoriti, i nomi sono abbastanza scontati. Eric Frenzel e Jason Lamy-Chappuis sono senza dubbio i più quotati in ottica classifica generale; il tedesco, tuttavia, potrebbe fare come lo scorso inverno e iniziare a macinare grandi risultati solamente a partire da gennaio, perché al venticinquenne della Sassonia manca giusto l’oro olimpico per diventare un campionissimo.
Un gradino dietro troviamo il giapponese Akito Watabe e l’austriaco Bernhard Gruber, ovvero i vincitori del Grand Prix estivo: per poter insidiare i primi due, il giapponese dovrà però mostrare qualche miglioramento sugli sci stretti, mentre dal trampolino è spesso il migliore. Il veterano Gruber è invece un ragazzo che difficilmente fallisce l’appuntamento con le medaglie, facendo vedere le cose migliori proprio in concomitanza con i grandi eventi (2 allori olimpici e 4 iridati), dunque non dovremmo stupirci di vederlo lottare con i primissimi. E che dire poi di Magnus Moan? 26 successi in Coppa del Mondo (21 individuali, 5 a squadre) non sono stati finora sufficienti per conquistare il trofeo a fine stagione. Il trentenne norvegese sarà anche quest’anno nelle posizioni di vertice, ma non sappiamo se avrà la brillantezza necessaria, finalmente, per mettersi definitivamente alle spalle Lamy-Chappuis e Frenzel. La missione parte oltretutto già in salita perché Moan non sarà presente nell’opening di Kuusamo.
Tra gli outsider, nella passata stagione è cresciuto bene lo sloveno Marijan Jelenko, dopo aver dominato la Continental Cup 2012: il ventiduenne di Maribor sembra avere tutte le carte in regola per diventare un top ten stabile. In costante crescita appare il ceco Miroslav Dvorak. reduce peraltro da un discreto Grand Prix; attenzione, infine, al tedesco Andreas Guenter, rilanciatosi in Continental Cup dopo un salto difficile nel massimo circuito.
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marco.regazzoni@olimpiazzurra.com