Combinata nordica
Combinata nordica: l’anno del riscatto per gli azzurri?
Si riparte da Kuusamo, in Finlandia, per una nuova stagione di combinata nordica: una stagione che, come quella di ogni altra disciplina invernale, culminerà con i Giochi Olimpici di Sochi, nei quali oltretutto l’Italia dovrà difendere l’incredibile bronzo conquistato a Vancouver da Alessandro Pittin.
L’Italia, appunto. I ragazzi allenati da Jochen Strobl, che ha rilevato nelle vesti di direttore tecnico Fabian Ebenhoch, sono reduci da un’annata altalenante, a tratti persino frustrante, con pochissimi momenti di soddisfazione. Lukas Runggaldier, pochi giorni fa, ci ha raccontato le sensazioni positive sia per quanto riguarda il suo stato di forma, sia per quello della squadra: il finanziere gardenese è uno dei primi ad avere le potenzialità per ambire a risultati ben migliori di quelli dell’ultima stagione, perché in passato ha dimostrato di saper stare stabilmente nella top ten mondiale, con qualche picco persino in zona podio. Assieme a lui, in Finlandia c’è Mattia Runggaldier, campione mondiale junior nel 2012 che però ha sofferto un impatto veramente pesante con il massimo circuito; Armin Bauer è un regolarista, anch’egli reduce da un’annata non entusiasmante, con le doti per puntare ad un piazzamento stabile almeno tra i primi venti; Samuel Costa, a completare il quartetto di gardenesi, è il ragazzo con minor esperienza in Coppa del Mondo, dove finora ha gareggiato solo una decina di volte. Poi…poi c’è Alessandro Pittin, indubbiamente condizionato nel suo 2012-2013 da problemi fisici di vario genere. Il suo talento non è in discussione: si tratta di un ragazzo in grado di lottare con i vari Frenzel, Moan, Lamy-Chappuis. Inoltre, in più di un’occasione abbiamo constatato il suo ruolo di traino per il resto della squadra: se il carnico va bene, gli altri atleti lo seguono a ruota.
Più in generale, l’auspicio di tutti è che gli azzurri abbiano superato le enormi difficoltà in fase di salto riscontrate nell’ultimo inverno. Questo aspetto, al di là delle dichiarazioni e di qualche buon segnale riscontrato nella tournée estiva, potrà essere verificato solamente sulla neve, solamente da Kuusamo: inoltre, per l’Italia sarà importante far bene sin da subito in modo da puntare ad avere quantomeno lo staffetta a Sochi (nel caso di quattro ragazzi nella top-50 della Olympic Quota Allocation List) o addirittura il contingente pieno, ovvero cinque atleti.
foto FEDERICO MODICA
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marco.regazzoni@olimpiazzurra.com